Banca Imi ha aggiornato la valutazione sul titolo Abitare In, confermando il giudizio “Buy” e alzando il target price da 42,3 euro a 42,9 euro, un prezzo che incorpora un potenziale upside del 41,1% rispetto al prezzo di chiusura di ieri a 30,4 euro.
Gli analisti della banca milanese hanno rivisto le stime alla luce dei conti dell’esercizio al 30 settembre 2018, chiuso con un valore della produzione di 49 milioni (9,3 milioni al 30 settembre 2017). Nel periodo in esame Abitare In ha registrato un forte miglioramento dei margini operativi con l’Ebitda e l’Ebit rispettivamente a 4,3 mln (vs precedenti 2,4 mln) e 4,1 milioni (vs 2,3 milioni). Infine, il conto economico si è chiuso con un utile netto di 2,6 milioni (1,1 milioni).
I risultati estremamente positivi riportati dal gruppo riflettono l’andamento del mercato immobiliare milanese. La città è infatti diventata una europee più attraenti per studenti e turisti ma anche per aziende e investimenti. I numeri di Scenari Immobiliari (ripresi dagli analisti di Banca Imi) confermano una forte crescita del residenziale nel milanese, con il prezzo medio delle case in Lombardia ritornato al 95,8% del valore registrato prima della crisi del 2008. Nell’ultimo anno i prezzi nella regione hanno registrato un aumento dell’1,2% rispetto al 2017, mentre complessivamente la dinamica in Italia risulta in leggero calo (-0,1%). Il trend a Milano è in forte crescita, come evidenzia anche il grafico sottostante del prezzo medio delle abitazioni al metro quadro (fonte Banca Imi, dati di Immobiliare.it) che lo scorso dicembre ha toccato il picco degli ultimi due anni.
La valutazione degli analisti della banca milanese è stata effettuata adottando il metodo dei discounted cash flow, attualizzando i flussi di cassa attesi dai progetti Maggiolina, Tacito, Somalia e Cadolini, dai quali sono attesi complessivamente ricavi per 392 milioni, un Ebitda di 140 milioni e un utile netto di 90 milioni.
Ricordiamo inoltre che il gruppo, guidato da Luigi Gozzini e Marco Grillo, ha annunciato di aver firmato contratti preliminari per l’acquisto di due nuove aree nel quartiere di Porta Romana e in Viale Umbria, raggiungendo grazie a quest’ultima operazione l’obiettivo di una pipeline di sviluppo pari a 108.000 mq all’interno di Milano.