Bper – Scatta il conto alla rovescia per la presentazione del piano

Ufficializzati l’acquisto di Unipol Banca e delle minorities del Banco di Sardegna e alzato il velo sui conti 2018, il management di Bper è al lavoro in vista della definizione degli ultimi dettagli del nuovo piano industriale 2019-2021 che sarà approvato dal cda del 27 febbraio e presentato il giorno successivo.

Come riportato più volte dalla stampa, tra i punti cardine del piano strategico ci saranno l’ulteriore accelerazione nel de-risking e nel contenimento dei costi.

Per quanto riguarda il primo punto, l’obiettivo è portare l’Npe ratio lordo sotto il 10% entro il 2021 ma, secondo indiscrezioni di stampa, il target potrebbe essere raggiunto in anticipo (forse già nel 2019) o anche superato. A ciò contribuirebbe la cessione di 1 miliardo di Npl a UnipolRec, controllata di Unipol, nell’ambito dell’acquisizione di Unipol Banca e l’ulteriore vendita di 1,9 miliardi di Npl.

Proprio Carlo Cimbri, Ad di Unipol, primo azionista della banca modenese con un quota di poco superiore del 15% e che ha annunciato l’intenzione di salire in prossimità del 20%, ha più volte esortato i vertici di Bper in tal senso.

In merito alla riduzione dei costi, il management dell’istituto punta a portare il cost/income ratio sotto il 60%, anche con il contributo delle sinergie generate dall’acquisizione di Unipol Banca, la cui integrazione però richiederà tempo (dai sei ai nove mesi).

L’operazione dovrebbe generare, secondo le stime della banca, sinergie lorde a regime pre-imposte nell’ordine di 85-95 milioni per anno (da realizzarsi entro il 2021), di cui quelle da costo pari a circa il 70% del totale (ovvero circa il 20% della base costi di Unipol Banca).

Sempre secondo rumor, non sono attese manovre sul capitale, considerando il già robusto livello dei coefficienti patrimoniali e i benefici che deriveranno dall’acquisto delle minorities del Banco di Sardegna.

Nessuna delle controllate del gruppo dovrebbe essere messa sul mercato; ragion per cui il perimetro societario resterà sostanzialmente immutato, anche perché sono poco probabili altre operazioni straordinarie nei prossimi mesi.

Le indiscrezioni, inoltre, riportano che potrebbe essere presa in considerazione una rivisitazione della squadra manageriale, con un focus particolare su alcune posizioni strategiche.

Intorno alle 10:50 a Piazza Affari il titolo segna un ribasso dello 0,7% a 3,39 euro, colpito da qualche presa di profitto dopo il forte rialzo delle ultime due sedute.