Commercio – Diageo: 1H, Ricavi, Ebitda ed Ebit in crescita ma utile in calo

Nel primo semestre dell’esercizio 2018-19 Diageo ha totalizzato ricavi per 6,9 miliardi di sterline (+5,8% a/a), un Ebitda di 4,8 miliardi (+8,3% a/a) e un risultato netto di 2,1 miliardi (-2,8% a/a). Al 31 dicembre 2018 l’indebitamento era pari a 11,0 miliardi.

Il fatturato consolidato dei primi sei mesi dell’esercizio 2018/2019 di Diageo è aumentato del 5,8% a/a a 6,9 miliardi di sterline e ha registrato un progresso in tutte le aree geografiche in cui il Gruppo opera: il Nord America avanza del 7,9% a 2,4 miliardi (34% del totale), l’Europa e la Turchia del 2,1% a 1,6 miliardi (24% del totale), l’Asia Pacific del 7,7% a 1,4 miliardi (20% del totale), l’Africa del 6,1% a 821 milioni (12% del totale) e l’America Latina e Caraibi del 3,5% a 672 milioni (10% del totale).

A livello organico la crescita è stata del 7,3% ed è stata parzialmente controbilanciata da un negativo effetto cambio (-1,4%) e perimetro (-0,1%).

Relativamente alle categorie prodotti i Global Giants (Johnnie Walker, Smirnoff, Baileys, Captain Morgan, Tanqueray e Guinness) rappresentano il 42% delle vendite e nel semestre sono cresciuti del 6%, le Local Stars incidono per il 20% e sono aumentate del 6% mentre i Reserve Brands costituiscono il 19% delle vendite e nel periodo sono state in progresso dell’11%.

Proseguendo con l’analisi del conto economico, nel semestre appena concluso l’Ebitda sale dell’8,3% a 4,8 miliardi di sterline (69,0% dei ricavi) e l’Ebit aumenta dell’11,0% a 2,4 miliardi (ros del 35,2%) grazie soprattutto alla crescita organica.

Come già visto per i ricavi, anche per l’Ebit il progresso è stato evidente in tutte le aree geografiche il Nord America avanza del 7,2% a 1,1 miliardi di sterline, (45% del totale), l’Europa e la Turchia del 2,5% a 614 milioni (25% del totale), l’Asia Pacific del 29,4% a 409 milioni (17% del totale), l’America Latina e i Caraibi del 16,3% a 254 milioni (10% del totale) e l’Africa del 27,5% a 153 milioni (6% del totale).

Infine, a causa dell’aumento degli oneri fiscali (560 milioni vs. i 77 milioni dei primi sei mesi del 2017-18) l’utile netto è risultato pari a 2,1 milioni (29,9% del fatturato) in discesa del 2,8% rispetto al primo semestre del 2017-18 (32,4% dei ricavi).

Dal punto di vista finanziario, il patrimonio netto passa dagli 11,9 miliardi di sterile del 30 giugno 2018  (con un ratio total asset / equity del2,54x) agli 11,1 miliardi del 31 dicembre 2018 (con un ratio total asset / equity del 2,88x).

L’indebitamento finanziario aumenta dai 9,5 miliardi del 30 giugno 2018 (con un ratio pfn/Ebitda del 2,15x) agli 11,0 miliardi di fine 2018 (con un ratio pfn/Ebitda del 2,30x), con una componente a bre che migliora dai 1,2 miliardi a 537 milioni).

I flussi di cassa operativi nel semestre sono stati pari a 1,6 miliardi di sterlinea cui si aggiungono 120 milioni derivanti principalmente dalla cessione di brand e di business (419 milioni) al netto degli investimenti materiali (271 milioni).

Questi introiti sono stati utilizzati per finanziare parzialmente il programma di buyback (1,3 miliardi, l’acquisto di azioni da parte degli azionisti di minoranza (697 milioni) e la distribuzione di dividendi (993 milioni).