Prosegue il rialzo di Milano che intorno alle ore 12 guadagna lo 0,6% mentre le altre principali piazze europee pur mantenendosi in territorio positivo cedono parte degli acquisti effettuati in apertura.
Il Dax di Francoforte guadagna infatti lo 0,2%, il Cac40 di Parigi lo 0,2% e il Ftse 100 di Londra lo +0,4% e l’Ibex35 di Madrid lo 0,1%.
Una performance che non riesce a stare al passo ai forti rialzi di Wall Street e delle borse asiatiche, che hanno beneficiato ancora una volta degli ultimi aggiornamenti riguardanti lo scontro commerciale Usa-Cina. Il presidente Donald Trump si è dichiarato infatti intenzionato a raggiungere un accordo con la superpotenza asiatica, allungando la scadenza prevista per il prossimo 1° marzo, qualora l’intesa sembri raggiungibile a breve, sebbene “preferirebbe non farlo”.
Nel frattempo è arrivata a Pechino la delegazione americana guidata dal rappresentante al Commercio Robert Lighthizer e dal segretario al Tesoro Steven Mnuchin che nei prossimi giorni incontrerà il vice premier cinese Liu He.
Il governo statunitense sembra inoltre aver scongiurato la minaccia di un nuovo secondo shutdown, nonostante il governo abbia stanziato una cifra inferiore ai 5,7 miliardi richiesti da Trump. L’azione passa ora al presidente statunitense che dovrà accettare l’accordo bipartisan, evitando un nuovo blocco.
Per quanto riguarda i dati macro di giornata, è uscita oggi la produzione industriale dell’eurozona di dicembre che ha messo in evidenza un calo dello 0,9 su base mensile (-0,4% consensus) dopo il -1,7 di novembre. La variazione su base annua è risultata invece negativa del 4,2%, (consensus -3,3%). Si segnala che la rilevazione di novembre è stata rivista a -3% dal -3,3 per cento.
Sul forex, il dollaro guadagna frazionale terreno nei confronti della moneta unica e dello yen con il cambio EUR/USD a 1,132 e USD/JPY a 110,67.
Il rendimento del decennale italiano ritorna al 2,8% (-6 pb), con il relativo spread verso il Bund tedesco in calo a 267 punti (-5 pb). L’intervento di ieri del premier Giuseppe Conte a Strasburgo, è stato oggetto di forti critiche da diversi eurodeputati in merito al tema dell’immigrazione, alla recessione in corso e allo scontro con il governo di Parigi.
Tra le materie prime, salgono le quotazioni del greggio, con il WTI e il Brent rispettivamente a 53,70 dollari al barile (+1,1%) e 63,32 dollari al barile (+1,4%). In attesa dell’uscita questo pomeriggio dei dati settimanali Eia sulle scorte Usa.
Tornando a Piazza Affari, Recordati guida il Ftse Mib con un guadagno del 3,7%, acquisti anche su Azimut (+2,5%) e Prysmian (+2,2%). In coda, invece, Juventus Football Club (-0,5%), STm (-0,5%) e Bper Banca (-1,2%).