Da inizio gennaio le quotazioni dei titoli del gruppo attivo nella diagnosi, applicazione e commercializzazione di soluzioni uditive hanno avviato un movimento rialzista sulla tenuta del supporto statico posizionato in area 13,50/13,40 euro. Un movimento che è stato caratterizzato da alcuni strappi rialzisti, ma che nelle ultime sedute ha perso gran parte della spinta propulsiva iniziale, avviando così una stretta fase laterale al di sotto della fondamentale media mobile a 200 osservazioni, attualmente in transito a 16,8175 euro.
Il superamento, confermato in chiusura di seduta, di questa resistenza dinamica potrebbe consentire ai corsi delle azioni Amplifon di effettuare un allungo in direzione della successiva barriera posizionabile a 17,05 euro, al di sopra della quale gli obiettivi rialzisti di breve periodo sono individuabili rispettivamente a 17,45 euro prima e a quota 17,81 euro in seguito.
L’eventuale cedimento del supporto statico posizionato a 16,23 euro, al contrario, potrebbe spingere rapidamente le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Enrico Vita verso il successivo supporto posto a 15,59 euro. Nel caso di rottura al ribasso di questo livello, i corsi delle azioni Amplifon potrebbero essere proiettate verso un primo obiettivo di breve periodo posizionabile a 15,39 euro, al di sotto del quale il successivo target è individuabile a quota 14,80 euro.
La performance da inizio anno dei titoli Amplifon è pari al +16% (+,94% nell’intero 2018), mentre il target price medio sulla base dei contributi dei 10 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 16,88 euro, con un potenziale rialzista del 3,6 per cento.
Prezzo di riferimento: 16,30 euro
+9,3% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 17,81 euro;
+7,1% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 17,45 euro;
+4,6% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 17,05 euro;
+3,2% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 16,82 euro;
-0,4% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 16,23 euro;
-2,5% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 15,89 euro;
-5,6% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 15,39 euro;
-9,2% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 14,80 euro.