Il consiglio di amministrazione di Astaldi, ricevuta un’offerta vincolante da Salini Impregilo, ha approvato la presentazione del piano e della proposta concordataria.
Il piano e la proposta prevedono un aumento di capitale per cassa riservato a Salini Impregilo da 225 milioni, destinato al pagamento dei crediti privilegiati e prededucibili e al servizio del piano di continuità.
La proposta prevede inoltre la soddisfazione parziale dei creditori chirografari tramite l’attribuzione di azioni derivanti dalla parziale conversione di crediti e di strumenti partecipativi della società a valere sulla liquidazione di asset non core, ovvero il ramo concessioni, il credito in Venezuela e l’immobile della sede centrale di Roma.
Una volta completate le operazioni sopra descritte, Salini Impregilo acquisirà il controllo di Astaldi con una quota del 65% del capitale, mentre i creditori chirografari raggiungeranno una quota del 28,5 per cento. Gli attuali azionisti della società, invece, ridurranno la propria partecipazione al 6,5 per cento.
L’offerta di Salini Impregilo è comunque condizionata all’ammissione a all’omologazione della proposta concordataria, oltre che a una serie di condizioni tra cui l’assenza di eventi che compromettano la fattibilità del piano, il contributo di investitori di lungo periodo per l’apporto di una quota di mezzi propri funzionali all’operazione e la disponibilità del sistema bancario a concedere ad Astaldi linee di credito.