Banche – Altra seduta in rialzo (+1,2%), sugli scudi UniCredit (+2,2%) e Mps (+3,6%)

Il Ftse Italia Banche chiude con un rialzo dell’1,2% e sovra-performando l’omologo europeo (-0,1%), sostenendo anche il Ftse Mib (+0,9%).

Sullo sfondo restano le preoccupazioni per il rallentamento della crescita globale, anche a causa dei dubbi sul fatto che alla fine Stati Uniti e Cina possano effettivamente arrivare ad un accordo sulla questione commerciale al termine della tregua fissato per inizio marzo, anche se il presidente americano, Donald Trump, ha espresso ottimismo della questione, e potrebbe prorogare la scadenza della tregua nel caso si raggiungesse un accordo di principio. Oggi e domani si incontreranno a Pechino le delegazioni dei due Paesi per un nuovo round di colloqui.

Per quanto riguarda l’Italia, la stima preliminare del Pil del quarto trimestre 2018 ha certificato l’entrata in recessione tecnica per l’economia italiana, che hanno portato la Commissione Europea ad abbassare le previsioni di crescita per l’Italia al +0,2% per quest’anno.

Il comparto bancario, grazie anche all’ulteriore restringimento dello spread Btp-Bund in area 265 pb (fonte Mts Markets), continua il trend favorevole, a cui sta contribuendo anche il fatto che i principali istituti italiani presentano già requisiti patrimoniali al di sopra delle richieste della Bce per il 2019.

Tra i titoli del Ftse Mib si mette in luce UniCredit (+2,2%) che ha collocato un bond Tier2 e procede nel de-risking. Ancora prese di profitto su Bper (-0,7%), i cui vertici dopo l’acquisto di Unipol Banca e delle minorities di Banco di Sardegna sono concentrati a mettere al punto gli ultimi dettagli del piano in vista della presentazione a fine mese.

Sul Mid Cap sottotono Credem (-0,4%) e Creval (-0,8%), mentre guadagna terreno Popolare Sondrio (+1,6%), Alto scatto per Mps (+3,6%), dopo che l’Ad Marco Morelli ha rassicurato gli investitori in una due giorni di road show a Londra, ribadendo anche che la banca ha allo studio l’emissione di un bond da 700 milioni non appena le condizioni di mercato lo consentiranno.

Tra le Small Cap riflettori puntati sempre su Carige anche se temporaneamente sospesa dalle contrattazioni per decisione della Consob, con i commissari, nel frattempo impegnati nell’accelerazione del de-risking che presenteranno il nuovo piano il prossimo 27 febbraio, mentre continuano i rumor sui potenziali operatori interessati alla banca, sottolineati anche da Raffaele Mincione. Vendite su Banca Finnat (-0,6%).