Il consiglio di amministrazione di Cementir ha esaminato i dati preconsuntivi dell’esercizio 2018, chiuso con ricavi in crescita del 4,9% a 1.196 milioni.
Il fatturato è stato impattato positivamente per 104,3 milioni dal risultato della neoacquisita LWCC, senza la quale il giro d’affari mostrerebbe un calo del 4,2 per cento.
A cambi costanti, invece, i ricavi si attesterebbero a 1.273 milioni, in crescita dell’11,7% su base annua.
Per quanto riguarda i volumi, sono calate le vendite di Cemento grigio e bianco a 9.828 mila tonnellate (-4,4%), rimaste stabili quelle di Calcestruzzo a 4.921 mila metri cubi (-0,6%) e aumentate quelle di Inerti a 9.953 mila tonnellate (+6,6%).
Nella gestione operativa, l’Ebitda ha mostrato un incremento del 7,1% a 238,5 milioni, con un ‘incidenza sul fatturato salita al 19,9% (+40 basis point), beneficiando per 17,1 milioni del contributo di LWCC e per 11,5 milioni di proventi non ricorrenti legati alla rivalutazione delle attività immobiliari in Turchia.
Negativo invece l’effetto valutario, senza il quale l’Ebitda si sarebbe attestato a 1.273 milioni, con un incremento del 16 per cento.
L’Ebit ha invece evidenziato un progresso del 9% a 153,2 milioni, con un ros del 12,8% (+50 basis point), con 10,6 milioni derivanti dall’apporto di LWCC.
Dal lato patrimoniale, infine, l’indebitamento finanziario netto è sceso a 255,4 milioni rispetto ai 543,3 milioni rilevati alla fine del 2017 (escluse le attività e le passività finanziarie delle società cedute).
Sull’indebitamento ha influito l’incasso per 315 milioni per la cessione di Gruppo Cementir Italia, assorbito parzialmente dall’esborso di 87 milioni per l’acquisizione del 38,75% di LWCC, dalle dinamiche del circolante, dagli investimenti per 67 milioni e dalla distribuzione di dividendi per 15,9 milioni.