“In relazione all’articolo pubblicato su La Stampa e Il Secolo XIX in data odierna riguardante i presunti accadimenti verificatesi tra il 23 dicembre 2018 e l’8 gennaio 2019, Banca Carige smentisce i contenuti e le relative cifre in quanto clamorosamente false sia negli ammontari che in riferimento ai singoli casi citati. La banca ha dato mandato ai propri legali per difendere la reputazione propria e quella dei propri clienti”.
Con questa nota, Carige ha smentito la notizia riportata dai due quotidiani riguardo all’uscita di 3 miliardi di depositi nelle date indicate a cavallo di fine anno. L’articolo riporta inoltre che anche alcuni grandi clienti del private banking avrebbero ritirato asset per 10 milioni.
Nel frattempo, la Bce non ha ancora risposto alle contestazioni della famiglia Malacalza riguardo alla decisione di commissariare l’istituto di credito. Ieri è arrivata una prima risposta che rinvia di altri 20 giorni la questione. La motivazione è la mancanza di tempo da parte degli uffici della Bce. “Con nostro rammarico e a causa dell’aumento del lavoro”, scrivono da Francoforte.
Il prossimo 27 febbraio i commissari presenteranno il nuovo piano della banca. Bisognerà vedere, inoltre, se la ricerca di un soggetto interessato a un’aggregazione darà i suoi frutti e in che tempi. Difficile pensare che un investitore non voglia che sia prima fatta chiarezza sulla governace dell’istituto.
