Nel periodo settembre-dicembre del 2018, il gruppo Edison ha contabilizzato un fatturato complessivo pari a 2,67 miliardi, in aumento del 7,9% rispetto al pari periodo del 2017 grazie al miglioramento dello scenario di riferimento.
I ricavi della filiera idrocarburi sono aumentati del 9,8%, grazie soprattutto all’incremento dei prezzi e ai maggiori volumi delle produzioni estere. In crescita anche i ricavi della filiera energia elettrica (+5,7% su base annua) in quanto i minori volumi venduti sul mercato all’ingrosso sono stati più che compensati dall’aumento dei volumi venduti ai clienti finali.
A livello di risultati operativi, l’Ebitda si è attestato a 173 milioni, in progresso del 10,9% su base annua. Il margine operativo lordo della filiera energia elettrica è più che raddoppiato, mentre quello della filiera idrocarburi si è ridotto del 19,7 per cento.
A livello di Ebit il deficit è diminuito del 14,3% a 36 milioni, grazie alla variazione netta del fair value dell’attività di hedging delle commodity e dei cambi.
Al di sotto della gestione caratteristica, la perdita prima delle imposte è stata pari a 34 milioni, in calo del 2,9% su base annua anche grazie alla contabilizzazione di proventi finanziari netti per 3 milioni (un saldo negativo di 6 milioni nel 2017), grazie al calo del costo del debito e a utili su cambi. Si ricorda che il risultato prima delle imposte dello scorso anno includeva la svalutazione per 55 milioni delle partecipazioni, poi cedute, in Infrastrutture Trasporto Gas e in Terminale GNL Adriatico.
Il periodo in esame si è chiuso con un perdita netta di 33 milioni, dimezzata rispetto al pari periodo del 2017.
Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2018 è aumentato a 416 milioni dai 310 milioni della fine di settembre.