Pirelli – Miglior price/mix sostiene i margini nel 4Q18, target in linea al consensus

Il gruppo ha archiviato il quarto trimestre del 2018 con ricavi in calo del 3,3% a 1,27 miliardi, penalizzati soprattutto dall’effetto cambi negativo e dalla flessione dei volumi. Il miglioramento del price/mix, grazie alla maggiore spinta sull’high value e dall’aumento dei prezzi, ha più che compensato il calo dei volumi e l’impatto negativo del Forex, portando a un incremento dei margini sostanzialmente in linea alle attese. L’indebitamento è diminuito a 3,18 miliardi, per effetto della stagionalità del circolante. Target 2019 in linea al consensus e che riflettono la strategia di maggior focus sul segmento premium.

Pirelli ha diffuso ieri a mercati chiusi i dati preliminari del quarto trimestre 2018, che mostrano risultati sostanzialmente in linea alle attese con il miglioramento del price/mix che ha compensato il rallentamento della top-line in linea con la strategia di focalizzazione sull’High Value.

Nel dettaglio, i ricavi sono diminuiti del 3,3% (+1% la crescita organica) a 1.269 milioni (1.271 milioni il consensus), penalizzati dai minori volumi (-7,1%) e dall’effetto negativo dei cambi (-3,4%), solo in parte attenuato dal miglioramento del price/mix (+8,1%).

In particolare, i volumi High Value sono cresciuti del 7,2% (+7,6% il Car New Premium), con un andamento estremamente positivo nel canale ricambi che ha registrato un progresso del 15,2% (+15,6% il Car New Premium), mentre il primo equipaggiamento ha segnato una flessione del 2,3% (-1,2% il Car New Premium).

Decisa contrazione, invece, dei volumi del segmento Standard (-22,6%), imputabile al deterioramento del contesto di mercato in Latam (-14,6%) e alla decisione di Pirelli di accelerare la riduzione dei volumi su prodotti a minore redditività considerata la crescente pressione competitiva su tale segmento.

Il price/mix (+8,1%) è stato supportato dal crescente peso dell’High Value, dal miglioramento del mix nel segmento Standard e dall’aumento dei prezzi nei mercati emergenti per contrastare la volatilità dei cambi.

A livello di gestione operativa, i margini sono aumentati sostanzialmente in linea alle attese. L’Ebitda adjusted ante costi di start-up è cresciuto del 10,9% a 343 milioni (356 milioni il consensus), con un’incidenza sul fatturato al 27% (+350 punti base), mentre l’Ebit adjusted ante costi di start-up ha segnato un +10% a 271 milioni (269 milioni il consensus), con una marginalità al 21,3% (+260 punti base).

Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto si è attestato a 3.180 milioni (in linea con il consensus), in diminuzione rispetto ai 4.038 milioni al 30 settembre 2018 per effetto della consueta stagionalità del capitale circolante.

Infine, Pirelli ha fornito i target 2019, risultati in linea al consensus e alla strategia di focalizzazione sull’High Value con l’accelerazione della riduzione nell’esposizione al segmento Standard.

Nel dettaglio, il gruppo prevede ricavi in crescita tra il 4% e il 6%, sostenuti dal rafforzamento sull’High Value (con un peso sui ricavi atteso al 67% dal 64% del 2018) e dal continuo miglioramento del price/mix (+5/5,5%), mentre l’effetto cambi è stimato negativo dello 0,5-1 per cento.

I volumi dell’High Value sono stimati in aumento dell’11% mentre quelli Standard in diminuzione del 9-10%, con volumi complessivi sostanzialmente stabili rispetto al 2018 (tra 0 e +1%). La profittabilità è attesa in crescita con un margine Ebit adjusted al 19% (18,4% nel 2018.

L’indebitamento dovrebbe diminuire portando il rapporto netdebt/Ebitda adjusted ante costi di start up pari a circa 2,1x da 2,49x di fine 2018, dopo investimenti pari a circa 430 milioni.