Reno de Medici ha pubblicato i conti del 2018 che vedono i ricavi a 606 milioni in progresso del 6,6% rispetto ai 569,1 milioni del 2017 grazie soprattutto al consolidamento di PAC Service spa (+21,1 milioni) e di Barcelona Cartonboard sau per gli ultimi due mesi del 2018 (+21,9 milioni).
Le quantità vendute nell’esercizio scorso sono state di circa 1 milione di tonnellate, in aumento dello 0,8% rispetto al 2017 in quanto l’apporto delle società consolidate è stato compensato dalla diminuzione dei volumi venduti a perimetro omogeneo.
Tale contrazione è ascrivibile principalmente al segmento WLC e riflette sia un indebolimento della domanda nella seconda parte dell’anno, sia i minori volumi spediti a seguito della riallocazione produttiva di alcune tipologie di cartoncino da uno stabilimento all’altro. I prezzi medi di vendita, in entrambi le divisioni, sono stati maggiori rispetto al 2017.
Anche l’’Ebitda e l’Ebit sono in crescita, rispettivamente del 37,8% a 63,1 milioni (10,4% dei ricavi) e del 67,5% a 39,3 milioni, grazie soprattutto all’ampliamento del perimetro di consolidamento.
La gestione finanziaria risulta in miglioramento da -3,1 milioni a -2,4 milioni grazie alla diminuzione degli oneri su cambi, per la svalutazione del dollaro americano.
Gli utili da partecipazioni ammontano a 3,2 milioni, contro i 0,4 milioni del 2017 grazie soprattutto alla valutazione al fair value dell’investimento precedentemente detenuto in PAC Service spa che prima veniva valutato con il metodo del patrimonio netto.
L’aumento delle imposte a 12,9 milioni dai 6,2 milioni del 2017, è dovuto al maggiore imponibile e al completo utilizzo nell’esercizio 2018 delle perdite pregresse da parte della capogruppo.
L’utile netto raggiunge quindi i 27,2 milioni (4,5% dei ricavi), in progresso dell’86,5% rispetto ai 14,6 milioni del 2017 grazie alla maggiore redditività operativa, parzialmente compensata da più elevati oneri fiscali.
Alla fine del periodo i mezzi propri erano pari a 194,8 milioni (con un ratio Total Asset / Equity del 2,6x), in aumento dai 168,5 milioni del 31 dicembre 2017 (Total Asset / Equity del 2,4x).
Anche l’indebitamento finanziario netto è risultato in crescita dai 44,1 milioni del 31 dicembre 2017 (con un ratio PFN / Ebitda dell’1,0x) ai 66,8 milioni di fine 2018 (PFN / Ebitda dell’1,0x).
Il cash-flow netto operativo è stato positivo per 52,4 milioni e ha permesso al Gruppo di assorbire in larga parte l’impatto finanziario derivante dall’acquisizione di Barcelona Cartonboard.
Il management ritiene che in entrambi i settori in cui opera il Gruppo, l’outlook a breve termine resti moderatamente positivo: da un lato si assiste ad una contrazione della domanda già intervenuta nell’ultimo trimestre 2018, dall’altro la forbice tra costo materie prime e prezzi di vendita, seppur in diminuzione, rimane a livelli ritenuti soddisfacenti dai manager della società.