Utility – Settore a +2,5%, trainato dalle Big

Nella scorsa settimana il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +2,5 per cento, sottoperformando il Ftse Mib (+4,4%), ma facendo peggio dell’Euro Stoxx 600 Utilities (+1,1%).

Gli incontri della scorsa ottava fra i rappresentanti di Stati Uniti e Cina hanno portato ad un accordo di massima sui temi commerciali, con la promessa di proseguire le trattative nel corso della prossima settimana.

Dinamica che ha messo in secondo piano i timori legati al rallentamento dell’economia globale.

Sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund in chiusura di ottava è risalito a 270 punti base, con il rendimento del decennale italiano che aumenta al 2,80%, scontando in parte le previsioni più severe di rallentamento della crescita annunciate da Moody’s e le nuove minacce di un’eventuale uscita dall’UE dopo le elezioni europee.

Tra le Big, tonica A2A (+3,6%), cui segue Snam (+3,1%) sul cui titolo gli analisti di Berenberg hanno alzato il target price e a 4,4 euro (dal precedente 3,9 euro).

Enel (+2,6%) ha avviato, attraverso la controllata per le rinnovabili Enel Green Power Sud Africa (EGP RSA), la costruzione di un parco eolico da 140 MW a Nxuba, terzo impianto eolico del Gruppo nella provincia sudafricana. L’impianto, che dovrebbe essere completato entro settembre 2020, richiederà un investimento complessivo di oltre 200 milioni.

L’agenzia Fitch Ratings (Fitch) ha alzato il rating a lungo termine ad “A-” dal precedente “BBB+” ed ha confermato ad “F-2” il rating a breve termine di Enel. L’outlook resta stabile.

Terna (+2,5%) sul cui titolo gli analisti di Berenberg hanno alzato il target price a 5,4 euro (dal precedente 5 euro).

La società, inoltre, è stata inserita nella Gold Class della sostenibilità mondiale.

In coda Italgas (+2,2%) sul cui titolo gli analisti di Berenberg hanno alzato il target price a 6 euro dal precedente 5,6 euro.

Tra le Mid, ben comprata Falck Renewables, che ha riportato un progresso del 3,5 per cento.

Acquisti anche su Hera, che nell’ottava ha guadagnato l’1,9 per cento.

Vendite su Erg (-1,2%) che, tramite la controllata Erg Solar Montalto, ha perfezionato l’acquisizione del 78,5% di Perseo da Soles Montalto, fondo di investimenti gestito dal gruppo Aream, asset manager europeo nel settore rinnovabile. Perseo è a sua volta titolare del 100% di Andromeda PV, società che gestisce due impianti fotovoltaici con capacità installata complessiva di 51,4 MW.

Tra le Small, acquisti su Acsm-Agam che nella settimana ha ottenuto una performance del+2 per cento.

Edison (-2,4%) nel periodo settembre-dicembre del 2018 ha registrato un Ebitda consolidato pari a 173 milioni, in progresso del 10,9% su base annua. Il margine operativo lordo della filiera energia elettrica è più che raddoppiato, mentre quello della filiera idrocarburi si è ridotto del 19,7 per cento. Il periodo in esame si è chiuso con un perdita netta di 33 milioni, dimezzata rispetto al pari periodo del 2017.

Per quanto riguarda l‘intero 2018, l’Ebitda si è attestato a 793 milioni, in diminuzione dell’1,2 per cento. Un andamento che sconta il calo della filiera idrocarburi (-10,5% a 570 milioni). Il gruppo ha chiuso l’anno con un ritorno all’utile, per la prima volta dal 2014, con un risultato netto positivo per 54 milioni, a fronte di una perdita di 176 milioni nel 2017.

Il gruppo di Foro Buonaparte ha in programma la realizzazione di un impianto a ciclo combinato da 800 MW in Italia, a elementi di flessibilità su un sito già esistente, con una tecnologia tutta italiana. E’ quanto riportato da fonti di stampa a valle dell’intervento dell’a.d., Marc Benayoun, in occasione del convegno dell’Aiee “Il settore energetico nel 2018 e le prospettive per il 2019” al Gse.