Nel periodo ottobre-dicembre 2018 i ricavi consolidati del colosso di San Donato si sono attestati a 669 milioni, in crescita del 5% rispetto al corrispondente periodo del 2017. Un andamento che beneficia dell’incremento sia del fatturato da attività regolate sia di quello da attività non regolate.
Nel dettaglio, i ricavi derivanti dal settore regolato registrano un aumento del 2,5% a 621 (il 92,8% del totale). Le attività non regolate hanno contribuito al totale per 48 milioni, in pregresso di quasi il 55 per cento rispetto al 4° trimestre del 2017.
Una dinamica confermata a livello di risultati operativi, dove l’Ebitda passa a 499 milioni (+4,6% a/a), nonostante l’incremento dei costi operativi (+6,3 a 170 milioni). L’Ebit si porta a 315 milioni, in aumento del 5% pur in presenza i maggiori ammortamenti e svalutazioni (+4% a 184 milioni).
Il conto economico si chiude con un utile netto di 217 milioni, con un progresso a doppia cifra del 17,3%, grazie ai minori oneri finanziari netti (-10,7% a 50 milioni) e a maggiori proventi su partecipazioni (+64,7% a 28 milioni).
Sul fronte patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto si esprime in 11,5 miliardi, in calo di 190 milioni rispetto al dato al 30 settembre dello scorso anno.
Gli investimenti del 4° trimestre del 2018 sono stati pari a 318 milioni, in calo del 9,4% su base annua.




























