Utility – Comparto flat (+0,1%), acquisti su A2A (+0,6%)

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha chiuso poco sopra la parità (+0,1%), sottoperformando il Ftse Mib (+0,6%), ma facendo meglio del corrispondente indice settoriale europeo, che ha chiuso flat.

Le trattative commerciali fra Stati Uniti e Cina continuano a catalizzare l’interesse degli investitori, dopo i commenti positivi di Trump e del presidente Cinese Xi Jinping che fanno ben sperare per una risoluzione del conflitto prima del 1° marzo, data in cui scatteranno le nuove tariffe statunitensi.

Nella settimana l’attenzione si concentrerà anche sulle minute relative all’ultima riunione della Fed, che mostreranno con quanta convinzione i membri del Fomc abbiano deciso di sospendere il percorso di rialzo dei tassi di interesse.

Sull’obbligazionario, il rendimento del decennale italiano cala al 2,77%, con il relativo spread dal Bund a 265 punti.

Tra le Big, acquisti su A2A (+0,6%). Poco sopra la parità Enel (+0,2%)

Snam ha chiuso in flessione dello 0,1 per cento. In attesa della pubblicazione dei conti relativi allo scorso esercizio, sulla base delle stime degli analisti raccolte da Bloomberg, l’Ebitda consolidato è stimato a 2,1 miliardi, in aumento del 2,5% su base annua beneficiando di una diminuzione dei costi (-3,7%) rispetto a quelli rilevati nel 2017. L’utile netto del periodo in esame è previsto a 997 milioni, in aumento del 6,1% su base annua, beneficiando a parità di imposte, di un possibile calo degli oneri finanziari netti.

Tra le Mid, Iren chiude in positivo dell’1 per cento.

In coda Falck Renewables, che ha chiuso in flessione dello 0,7 per cento.

Tra le Small, in frazionale rialzo Acsm-Agam (+0,6%) e TerniEnergia (+0,4%).

Si segnala che il fondo F2i sta considerando la possibilità di un’aggregazione tra gli asset di E2i e quelli di Edison-Edf. Operazione che vedrebbe l’unione di 1.000 MW di E2i con i 273 MW di Edison-Edf, contribuendo alla creazione del primo operatore di energia eolica in Italia.

Infine, si ricorda che la proposta di legge del Movimento 5 Stelle sulla distribuzione dell’acqua sarà discussa alla Camera il prossimo mese di marzo. La Lega però ha presentato diversi emendamenti, tra cui, l’eliminazione del riferimento al governo pubblico dell’acqua, la non applicazione all’idroelettrico, le concessioni esistenti da sottoposte a revisione annuale ma disciplinate dalle norme esistenti.