Il Cda di Coima Res ha approvato i conti del 2018, che hanno messo in evidenza risultati solidi sulle varie metriche.
Al 31 dicembre 2018 il portafoglio immobiliare presenta 77 immobili per circa 189mila mq, per un valore complessivo di 665 milioni.
I canoni di locazione, pari a 36,3 milioni, sono cresciuti del 5,9% rispetto al 2017, grazie soprattutto al contributo di Monte Rosa e di Tocqueville, parzialmente compensato dalla cessione del portafoglio delle filiali Deutsche Bank situato nel Sud Italia, completata nel gennaio 2018.
Nel periodo in esame, la crescita su base like for like è del 2,5% (+2,6% escludendo le filiali bancarie).
Il NOI (Net Operating Income) ha segnato un progresso del 5,9% a 32,3 milioni, con il relativo margine stabile all’89,1%, in quanto gli effetti del diverso perimetro del portafoglio sono stati compensati dal contributo positivo di varie attività di gestione immobiliare effettuate sui costi operativi del portafoglio Deutsche Bank e del Vodafone Village.
Il 2018 si è chiuso con un utile netto di 46,3 milioni (+60,2% su base annua).
L’EPRA Earnings ammonta a 15,1 milioni (0,42 euro per azione), in calo dell’1,3% principalmente per effetto della promote fee relativa all’anno 2018, una posta “one off” relativa alla svalutazione di crediti nei confronti di conduttori ed altri costi non ricorrenti.
Escludendo l’impatto della promote fee, gli EPRA Earnings per azione si sarebbero attestati a 0,45 euro, in crescita del 5,4% rispetto al 2017.
Al 31 dicembre 2018 l’EPRA NAV si è fissato a 421,6 milioni (11,71 euro per azione), con un incremento del 9,6%. Dinamica principalmente legata ai già citati EPRA Earnings, alle rivalutazioni degli immobili e capital gain per 35,7 milioni, solo parzialmente compensati dai dividendi pagati nel 2018, pari a 10,1 milioni e da altre poste per 3,7 milioni.
Il CdA di Coima Res ha deliberato la distribuzione agli azionisti di un dividendo di 0,30 euro per azione (+11,1% rispetto alla precedente cedola).
Ricordiamo che lo scorso 21 novembre è stato già pagato un acconto di dividendo di 0,10 euro per azione e che il saldo sarà pagato il prossimo 25 aprile, con data di stacco il 23 aprile.
Sul fronte patrimoniale, al 31 dicembre 2018, l’LTV è pari al 34,5% (consolidando Bonnet su base pro rata), la scadenza media ponderata del debito è di 4,4 anni, il costo medio ponderato del debito “all-in” è pari al 2% e il debito è coperto al 70% rispetto alle fluttuazioni dei tassi di interesse. La società segnala che il livello di leva attuale consente flessibilità nella valutazione di ulteriori acquisizioni.
Per quanto riguarda l’outlook, il management riporta che, in relazione al portafoglio attuale, valuterà ulteriori attività di asset rotation per aumentare l’esposizione a Milano e bilanciare la concentrazione dei conduttori.
La società continua a valutare attentamente e selettivamente opportunità di investimento nel capoluogo lombardo, in considerazione del potenziale di crescita e la relativa resilienza durante i cicli economici deboli.
Le scelte d’investimento ricadranno soprattutto sugli asset office Core e Core + e saranno inoltre valutate opportunità di co-investimento in progetti Value-add in JV.
Infine si segnala che, sulla base dell’attuale perimetro del portafoglio, il management stima per il 2019 il raggiungimento di un livello di EPRA Earnings per azione pari a circa 0,42 euro.