Partenza positiva per il comparto bancario a Piazza Affari. A circa mezz’ora dall’inizio delle contrattazioni il Ftse Italia Banche segna un rialzo dell’1,7 per cento.
L’andamento è supportato dal restringimento dello spread Btp-Bund in area 265 punti base dagli oltre 270 pb registrati nella chiusura della scorsa ottava (fonte Mts Markets), dopo che l’agenzia Fitch ha confermato rating e outlook sull’Italia.
Fitch ha infatti mantenuto il giudizio ‘BBB’ sull’Italia con outlook negativo. Quest’ultimo rifleette “riflette il livello estremamente elevato del debito pubblico e l’assenza di correzioni strutturali di bilancio, la qualità ancora debole deli asset bancari e la tendenza molto debole di crescita del Pil, i rischi politici e l’incertezza che deriva dalle attuali dinamiche politiche, e gli associati rischi al ribasso sul debito”, sottolinea l’agenzia americana.
Al tempo stesso il rating italiano è supportato dalla sua economia ampia e diversificata e da indicatori di sviluppo e di governance ben più elevati Paesi simili. L’Italia ha anche “un basso livello di indebitamento privato, un sistema pensionistico sostenibile, un surplus di partite correnti e una durata residuale media dei titoli di Stato relativamente favorevole (6,7 anni)”, fa presente Fitch.
La performance è supportata anche dalle notizie positive sul fronte commerciale internazionale, con gli Stati Uniti che hanno posticipato l’aumento delle tariffe previsto a partire dal 2 marzo sulle importazioni cinesi dopo i progressi raggiunti tra le due superpotenze nello scorso fine settimana.
Acquisti su tutti i titoli del Ftse Mib, con Banco Bpm (+2,6% a 1,93 euro), Bper (+1,8% a 3,53 euro), Ubi (+1,5% a 2,36 euro), UniCredit (+1,9% a 11,35 euro), Intesa Sanpaolo (+1,4% a 2,07 euro) e Mediobanca (+1,2% a 8,35 euro).
Stesso copione sul Mid Cap, con Credem (+1% a 5,20 euro), Creval (+3% a 0,00659 euro), Mps (+1,3% a 1,30 euro) e Popolare Sondrio (+0,6% a 2,51 euro).