Creval in spolvero a Piazza Affari. Intorno alle 09:45 le azioni segnano uno scatto del 4,4% a 0,0668 euro, mentre l’indice di settore sale dell’1,7 per cento.
Il tutto in scia alla notizia diffusa questa mattina presto delle dimissioni dell’Ad Mauro Selvetti, su richiesta della banca di discontinuità.
Al suo posto è stato nominato Luigi Lovaglio, che era stato scelto come presidente solo qualche mese fa, e che adesso si occuperà della stesura del nuovo piano industriale 2019-2021 che sarà presentato entro il primo semestre di quest’anno.
L’anno scorso Selvetti aveva portato a termine con successo l’aumento di capitale da 700 milioni e dato un’accelerata decisiva nel de-risking.
Lo scorso ottobre si era insediato il nuovo cda della banca valtellinese dopo che il socio Dgfd, che fa capo all’imprenditore francese Denis Dumont, aveva chiesto un rinnovamento dopo che con l’aumento di capitale era emersa la prevalenza dei fondi nel capitale. Il tutto aveva portato all’uscita di scena dopo diversi anni dell’ex presidente Miro Fiordi.
Tuttavia, in quell’occasione Selvetti aveva ricevuto attestati di stima per le operazioni portate a termine e che avevano permesso di rimettere in carreggiata la banca, ed era stato nominato Ad.
Nei giorni scorsi erano emerse anche delle novità sul fronte dell’azionariato. Secondo i dati Consob aggiornati allo scorso 21 febbraio,, il primo azionista oggi dell’istituto valtellinese è l’hedge fund Altera Absolute Investments con il 7,07%, poi Denis Dumont con il 5,784%, Algebris Uk con il 5,286%, Hosking Partners con il 5,057% e il Crédit Agricole con il 5 per cento.
Adesso il focus della banca è orientato alla definizione di un nuovo piano industriale che punterà ad un’accelerazione dell’attività tradizionale di banca commerciale del territorio, la cui stesura sarà affidata, come detto sopra, Luigi Lovaglio, che vanta già una forte expertise dopo la sua esperienza nella polacca Bank Pekao, ex banca del gruppo UniCredit.