Nella scorsa settimana il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +1 per cento, sovraperformando sia il Ftse Mib (+0,2%) sia l’Euro Stoxx 600 Utilities (+0,4%).
Tra le Big in testa Terna (+1,6%) che ha già avviato la costruzione una linea in Uruguay, e un’altra di 130 chilometri in Perù, prendendo a modello la nuova linea elettrica in alta tensione lunga 158 km nello Stato di Rio Grande do Sul che consentirà di integrare pienamente nella rete brasiliana grandi quantitativi di energia prodotta da fonti rinnovabili, in particolare eolica.
Italgas (+1%) nel quarto trimestre 2018 ha realizzato ricavi per 295,5 milioni, in crescita del 2,2% rispetto agli ultimi tre mesi del 2017. Questo incremento, insieme alla riduzione dei costi operativi dai 91 milioni del quarto trimestre del 2017 agli 85,2 del trimestre appena concluso, determina a cascata un avanzamento dell’Ebitda trimestrale (da 198,2 milioni a 210,3 milioni), dell’Ebit (da 111,0 milioni a 119,6 milioni) e del risultato netto (da 79,1 milioni a 87,3 milioni) rispetto all’analogo periodo del 2017.
Snam (+0,7%) ha concluso con successo l’emissione del suo primo Climate Action Bond da 500 milioni con scadenza il 28 agosto 2025 e cedola annua dell’1,25 % con un prezzo re-offer di 99,489, corrispondente ad uno spread di 103 punti base sul mid swap di riferimento (rating Baa2 per Moody’s, BBB+ per S&P e BBB+ per Fitch).
La società vede importanti opportunità di sviluppo in Cina nel settore del gas naturale e in particolare nel business dello stoccaggio. Lo scorso anno la società ha siglato due mou (memorandum of understanding) con State Grid International e Beijing Gas per valutare una serie di opportunità di collaborazione.
La Fondazione Snam ha avviato con Fondazione Cariplo una collaborazione triennale finalizzata a sviluppare progetti di rigenerazione urbana e contrasto alla povertà. La prima iniziativa, ideata da Fondazione Snam, sarà realizzata a Milano, nel quartiere di Corvetto e denominata “Corvetto Adottami” e verrà sviluppata in connessione con due programmi già avviati con successo da Fondazione Cariplo nel capoluogo lombardo, “QuBì”e “La Città Intorno”.
La società ha inoltre pubblicato i conti consolidati dell’esercizio 2018, con l’Ebitda che sale del 3,6% a 2,1 miliardi, battendo il consensus dell’1,1%, complice anche il calo dei costi operativi (-3,9% a 491 milioni).
In coda A2A (+0,3%) il cui presidente, Giovanni Valotti, a margine di un convegno, ha sottolineato che la società guarda con attenzione al dossier Ascopiave, “sempre applicando la nostra logica che non è di andare in un territorio e acquisire aziende, ma cercare possibilmente in quel territorio di fare partnership con attori locali”.
Tra le Mid, Ascopiave ha guadagnato il 2,4 per cento. Il Cda ha approvato, dopo la delibera dello scorso 15 ottobre, l’avvio della prima fase del percorso volto a valorizzare le proprie attività nel settore della vendita del gas e dell’energia elettrica in cui raccoglierà manifestazioni di interesse e offerte non vincolanti che verranno presentate.
Il Cda di Iren (+1,6%), su proposta del socio Comune di Reggio Emilia (cui fa capo il 6,5% del capitale ordinario) ha convocato per il prossimo 5 aprile i soci, in sede ordinaria e straordinaria.
In sede ordinaria gli azionisti sono chiamati a deliberare in merito all’autorizzazione al Cda all’acquisto di azioni proprie.
In sede straordinaria gli azionisti di Iren dovranno esprimersi in merito alla modifica di alcuni articoli dello statuto per l’eliminazione del riferimento al periodo di 24 mesi necessario per la maturazione della maggiorazione del diritto di voto e per il numero dei componenti del Cda e del collegio sindacale.
Inoltre il Comune di Torino, a maggioranza grillina, ha approvato la delibera sul rinnovo dei patti parasociali di Iren. Il capoluogo piemontese infatti è stato l’ultimo, fra gli oltre 80 comuni che controllano la multiutility, ad esprimersi in merito al rinnovo dei patti.
Segue Hera (+1,1%) che ha ottenuto il primo posto nella categoria “Comunicazione” della settima edizione del premio Top Utility, che ogni anno analizza e valorizza l’evoluzione e le performance delle cento maggiori utility italiane.
Tra le Small, ben comprata Acsm-Agam (+4,3%) che ha pubblicato i risultati preliminari relativi allo scorso esercizio. A livello di risultati operativi, l’Ebitda consolidato, prima delle partite non ricorrenti, è risultato pari a 49,9 milioni (rispetto ai 39,1 milioni del 2017). L’indebitamento finanziario netto si è espresso in 72,8 milioni (rispetto ai 96,3 milioni al 31 dicembre 2017).
TerniEnergia ha ceduto lo 0,4 per cento. La digital company del gruppo, Softeco, ha ottenuto la Certificazione per la gestione della sicurezza delle informazioni UNI CEI ISO/IEC 27001:2013 per l’erogazione dei propri servizi.
Edison (-2,8%) ha avviato lo scorso 15 febbraio il periodo di conversione volontaria delle azioni di risparmio nel rapporto di una azione ordinaria per ogni azione di risparmio presentata. Il periodo di conversione volontaria si concluderà il prossimo 1 aprile 2019. Le azioni ordinarie di Edison, emesse a fronte della conversione volontaria, non saranno negoziabili sul MTA di Borsa Italiana in quanto revocate dalla quotazione dal 10 settembre 2012.
Si segnala che il fondo F2i sta considerando la possibilità di un’aggregazione tra gli asset di E2i e quelli di Edison-Edf. Operazione che vedrebbe l’unione di 1.000 MW di E2i con i 273 MW di Edison-Edf, contribuendo alla creazione del primo operatore di energia eolica in Italia.
Infine, si ricorda che la proposta di legge del Movimento 5 Stelle sulla distribuzione dell’acqua sarà discussa alla Camera il prossimo mese di marzo. La Lega però ha presentato diversi emendamenti, tra cui, l’eliminazione del riferimento al governo pubblico dell’acqua, la non applicazione all’idroelettrico, le concessioni esistenti da sottoposte a revisione annuale ma disciplinate dalle norme esistenti.