Il gran balzo (+4,8%) registrato nella seduta di ieri ha consentito alle quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Victor Massiah di rompere al rialzo la media mobile a 50 sedute, attualmente in transito a 2,394 euro, consolidamento così il movimento ascendente avviato lo scorso 8 febbraio sulla tenuta del supporto statico posizionato a 2,09 euro.
Ai livelli attuali, i corsi delle azioni Ubi Banca potrebbero ricevere un nuovo impulso rialzista con il superamento, confermato in chiusura di seduta, di una prima resistenza statica posizionata a 2,512 euro, al di sopra della quale la successiva barriera da monitorare è individuabile a quota 2,602 euro. Nel caso di breakout di questo livello, le quotazioni dei titoli del gruppo bancario in esame potrebbero poi mettere nel mirino un primo obiettivo rialzista di breve periodo posizionabile a 2,661 euro, al di sopra del quale il successivo target è individuabile a quota 2,72 euro.
Un’eventuale discesa dei corsi delle azioni Ubi Banca al di sotto della sopracitata media mobile a 50 sedute, al contrario, potrebbe favorire una nuova ripresa della pressione ribassista, con possibile proiezione verso il successivo supporto statico posizionato a 2,31 euro. Nell’ipotesi di cedimento di questo livello, le quotazioni dei titoli dell’istituto bresciano-bergamasco potrebbero scivolare rapidamente verso i due obiettivi ribassisti di breve periodo individuabili rispettivamente a 2,272 euro prima e a quota 2,207 euro in seguito.
La performance da inizio anno dei titoli Ubi Banca è pari al -1,3% (-30,5% nell’intero 2018), mentre il target price medio sulla base dei contributi dei 18 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 2,86 euro, con un potenziale rialzista del 14,4 per cento.
Prezzo di riferimento: 2,50 euro
+8,8% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 2,72 euro;
+6,4% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 2,661 euro;
+4,1% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 2,602 euro;
+0,5% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 2,512 euro;
-4,2 % è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 2,383 euro;
-7,6% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 2,31 euro;
-9,1% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 2,272 euro;
-11,7% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 2,207 euro.