Il cda ha approvato l’aggiornamento del piano industriale 2019-2021 prevedendo:
- Ricavi in crescita a un cagr triennale del 6%;
- Valore aggiunto in crescita a un cagr triennale del 6,3%;
- Aumento della marginalità con Ebitda ed Ebit in crescita rispettivamente a un cagr triennale del 7,4% e del 7,7%;
- Free cash flow positivo per oltre 69 milioni nel triennio al netto degli investimenti programmati con capex complessivi di 148 milioni;
- Eps medio nel triennio pari a 1,74 euro.
Target inferiori rispetto a quelli presentati nel business plan 2018-2020 presentato a febbraio dello scorso anno, soprattutto per quanto riguarda la marginalità operativa e la generazione di cassa. Il piano 2018-2020 prevedeva infatti una crescita media annua di Ebitda ed Ebit rispettivamente del 12,7% e del 14,7% e un free cash flow complessivo di 120 milioni.
Il gruppo ha inoltre presentato i dati preliminari del 2018, risultati sostanzialmente in linea agli obiettivi presentati in occasione della terza trimestrale. I ricavi sono in crescita del 7,3% rispetto ai 690 milioni del 2017 con un Ebitda superiore a 92 milioni (89,5 milioni nel 2017), mentre la posizione finanziaria netta a fine anno 2018 rimane positiva per oltre 25 milioni.
Nonostante le incertezze economiche a livello mondiale, si legge nella nota, il management intende mantenere un focus particolare sugli investimenti in innovazione, service/after sale, senza dimenticare gli sforzi in ambito marketing/commerciale.
Il piano triennale continuerà quindi a basarsi su una strategia fondata su tre principali indicazioni, quali l’ampiamento dell’offerta prodotti, nuove soluzioni per il cliente e una maggiore digitalizzazione.
Infine, il cda ha presso atto che, quale frutto dell’accordo con l’Agenzia delle Entrate italiana per l’accesso all’agevolazione fiscale del Patent Box, Biesse ha ottenuto un ulteriore beneficio riguardante il periodo 2015-2019.
Un beneficio che permetterà al Gruppo di ottenere un risparmio complessivo di imposte per l’esercizio 2018 stimabile in circa 7 milioni riducendo il tax rate al 25,3%, mentre per il 2019 è stimato un effetto positivo di circa 3 milioni.