Il consiglio di amministrazione di Intesa Sanpaolo, riunitosi oggi, ha approvato il progetto di bilancio d’esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2018, che registrano un risultato netto pari a 3.686 milioni per la capogruppo e a 4.050 milioni a livello consolidato.
I dati approvati dal board recepiscono quelli già approvati e resi noti al mercato il 5 febbraio scorso, così come la ripartizione dell’utile.
I risultati del 2018 si confrontano con un utile netto di 4.882 milioni a livello di capogruppo e di 7.316 milioni aggregato che includono il contributo pubblico cash di 3,5 miliardi, esente da imposte, a compensazione degli impatti sui coefficienti patrimoniali derivanti dall’acquisizione dell’insieme aggregato di Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca.
L’utile netto 2017 riesposto per tenere conto delle operazioni societarie intervenute nel 2018 risulta pari a 4.861 milioni, mentre se si include anche l’insieme aggregato di Banca Popolare di Vicenza, Veneto Banca e Banca Nuova, acquisito nel 2017, risulta pari a 4.580 milioni.
Quanto al dividendo, verranno sottoposti all’approvazione dell’assemblea ordinaria, prevista per il prossimo 30 aprile, una cedola di 19,7 centesimi di euro per azione, al lordo delle ritenute di legge.
Più precisamente, la proposta del cda prevede la distribuzione cash di 3.449.367.762,32 euro. La distribuzione cash, se approvata dall’assemblea, avrà luogo a partire dal giorno 22 maggio 2019 (con stacco cedole il 20 maggio e record date il 21 maggio).