Hardman&Co ha pubblicato ieri uno studio su Neodecortech, assegnando alle azioni il fair price di 5,14 euro.
Un fair price che permetterebbe a Neodecortech di scambiare a sconto del 20-25% rispetto all’Ev/Ebitda 2019-2020 dei principali peer, ovvero la finlandese Ahlstrom-Munksjö e la tedesca Surteco.
Attualmente le azioni quotano infatti con uno sconto del 50 per cento, penalizzando oltremodo la minore dimensione e la ridotta liquidità dovuta al limitato flottante, che invece sarebbe adeguatamente riflessa da quel livello di prezzo.
Neodecortech si trova infatti a competere in una nicchia di mercato presidiata da competitor di maggiori dimensioni, specialmente tedeschi, che possono essere affrontati grazie alla qualità e alla varietà dei propri prodotti, all’interno dei quali avrà una particolare importanza il nuovo PPLF.
Un punto di forza di Neodecortech risiede nell’integrazione verticale fra il business di generazione di energia e quello della produzione e stampa di carta, che le fornisce una certa sicurezza a livello di supply chain e le consente di sfruttare energia a un prezzo competitivo.
Su queste basi, e a sostegno della loro valutazione, gli analisti di Hardman&Co hanno formulato le loro previsioni per il periodo 2018-2020.
Nel 2018 il secondo semestre è atteso riflettere quanto mostrato nella prima parte dell’anno, con margini stabili intorno al 13% dopo aver trasferito completamente sui clienti l’aumento costi registrato nel 2017.
Per il 2019 gli analisti si aspettano un fatturato per i core business e per Bio Energia Guarcino sostanzialmente stabile a causa delle sfide dettate dal rallentamento dell’economia italiana, a cui si aggiungeranno gli otto mesi di Corbetta non inclusi nel 2018.
L’Ebitda margin dovrebbe mantenersi attorno al 13 per cento, come anche nel 2020, mentre l’Ebit margin è atteso per entrambi gli esercizi nell’ordine del 7,5 per cento.
Nella bottom line l’utile netto è stimato nel 2020 a 7,6 milioni, in crescita a un Cagr del 22,8% rispetto ai 4,1 milioni del 2017.
Neodecortech dovrebbe inoltre sviluppare una serie di investimenti, a partire dai 10 milioni che saranno destinati al miglioramento dei macchinari, al fine di migliorare l’output dell’impianto di produzione della carta riducendo le variazioni di peso e misura.
Ulteriori 15 milioni saranno invece investiti nell’espansione geografica delle vendite, ad esempio acquisendo delle piccole società locali, con particolare attenzione a Germania, Turchia, Russia e Americhe.
Infine, un ultimo investimento di 10 milioni sarà destinato all’incremento della capacità di stampa, principalmente legata alla stampa digitale e alla realizzazione di PPLF.
Tutte queste spese, secondo gli analisti, non potranno essere sostenute dalla sola generazione di cassa, ma sarà necessaria anche l’emissione di nuove azioni, attraverso un aumento di capitale già autorizzato per massimi 10 milioni.