Avvio di settimana in rosso per il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale che, appesantito dal tonfo del greggio, ha terminato le contrattazioni a -0,2% rispetto al -0,6% del corrispondente indice europeo.
Acquisti invece sui principali listini continentali, con il Ftse Mib a +0,9 per cento, dopo che il Donald Trump ha rinviato l’introduzione di nuovi dazi sui prodotti cinesi, soddisfatto dell’evoluzione del colloqui commerciali.
Il presidente americano ha invece affossato il mercato petrolifero dopo aver attaccato nuovamente l’Opec, lamentando un prezzo del petrolio troppo alto rispetto alla fragilità dell’economia globale.
Poco dopo la chiusura di ieri, infatti, il Wti scambiava a 55,3 $/bl (-3,5%) mentre il Brent quotava a 64,9 $/bl (-3,3%), con la spinta ribassista alimentata anche dalla Russia, che ha comunicato di aver proceduto nel mese di febbraio a un taglio della produzione inferiore a quanto precedentemente promesso.
Tornando all’azionario, in positivo tra le big Saipem (+0,6%) che giovedì pubblicherà i risultati preliminari del 2018.
Vendite invece su Tenaris (-0,2%) ed Eni (-0,5%), che ha avviato il progetto per la produzione di un impianto fotovoltaico a Porto Torres.
Tra le Mid Cap, rialzo frazionale per Maire Tecnimont (+0,6%) e Saras (+0,4%) che ha reso noto l’EMC Benchmark, sceso leggermente sotto un dollaro/barile.
Infine, tra le società a minore capitalizzazione, avanza d’Amico (+1,8%) mentre perde terreno Gas Plus (-1,3%).