Health Italia – Importanti investimenti per continuare a crescere

Health Italia ha chiuso i primi sei mesi del 2018 con ricavi in aumento del 25% su base annua a cui corrisponde un Ebitda diminuito del 14,6%, avendo scontato l’incremento dei costi esterni e del costo del lavoro dovuti all’ampliamento dell’area di consolidamento dopo l’acquisizione di nuove società e l’avvio di nuove attività. Investimenti propedeutici al raggiungimento dei risultati indicati dal Piano Industriale 2018-2020 che stima al termine del periodo ricavi per 60 milioni con un Ebitda Margin prossimo al 30 per cento.

Il gruppo opera nel mercato della promozione di soluzioni di sanità integrativa e sostitutiva ed eroga servizi amministrativi, liquidativi, informatici e consulenziali a Fondi Sanitari, Casse di assistenza sanitaria e soprattutto a Società di Mutuo Soccorso.  

Un business interessante come ribadito dal Presidente Roberto Anzanello:“un mercato, quello della sanità integrativa, che per una società come la nostra, leader del settore, presenta degli enormi spazi di penetrazione e di crescita per gli anni a venire, considerato che degli oltre 40miliardi di euro spesi dagli italiani nella sanità privata, solo 6 miliardi sono intermediati dagli operatori del settore. Spazi di crescita raggiungibili con uno sviluppo armonico del modello di business tramite l’introduzione di attività innovative ad elevata capacità di servizio per le imprese ed i cittadini e con una significativa redditività come quelle già avviate da Health Italia” .

Il primo semestre 2018 ha visto un incremento dei ricavi e il raggiungimento di risultati economici in linea con le previsioni di crescita societaria. Nel dettaglio il fatturato consolidato si è attestato a 13,3 milioni, in crescita del 25% e un Ebitda calato del 14,6% a 2,3 milioni.

Dinamica quest’ultima che ha scontato l’incremento dei costi esterni e del costo del lavoro dovuti all’ampliamento dell’area di consolidamento dopo l’acquisizione di nuove società e l’avvio delle nuove attività.

Il tutto in un’ottica, come indicato nel piano industriale 2018-2020 approvato dalla società, di un’ulteriore sviluppo del business tradizionale, un aumento dei ricavi con la pianificata apertura nel triennio di 20 Health Point (sportelli leggeri di sanità integrativa posizionati su tutto il territorio nazionale) e una crescita del fatturato tramite l’integrazione del modello di business con l’introduzione di un completo modello di commercializzazione degli integratori naturali prodotti dalla controllata SBM. 

Il Conto Economico

Il 2018 mostra un allineamento alle indicazioni fornite dal management in termini di fatturato. Dall’analisi del conto economico si rilevano infatti nel primo semestre 2018 ricavi consolidati per un importo pari a 13,3 milioni, con una crescita del 25% rispetto al periodo di confronto del 2017.

Un miglioramento che non si trasmette all’Ebitda, calato del 14,6% nel confronto annuo attestandosi a 2,3 milioni. Un effetto della strategia di crescita adottata che comporta nel breve periodo un incremento dei costi esterni e del costo del lavoro, dovuti all’ampliamento dell’area di consolidamento dopo l’acquisizione di nuove società e l’avvio delle nuove attività che, nella fase di start-up, si trovano ad avere ricavi non ancora completamente sufficienti a coprire gli impegnativi costi sostenuti.

Ancora maggiore il riflesso sul risultato operativo con l’Ebit che cala del 45,1% annuo fermandosi a 1,2 milioni, per la forte crescita connessa agli ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni, quasi raddoppiati nei 12 mesi di confronto.

L’utile netto si attesta a 33mila, con un forte calo rispetto a 1,2 milioni registrato nei primi sei mesi dello scorso esercizio, penalizzato oltre che dal calo della gestione operativa anche dall’incremento delle componenti degli oneri diversi oltre a rettifiche di partecipazioni consolidate.

Andamento meno impattante delle poste non monetarie e non ricorrenti nei bilanci annuali. Nel 2017 Health Italia ha realizzato ricavi consolidati pari a 21,5 milioni, in aumento del 19,2% a/a.

Una dinamica che si è ridotta a livello di Ebitda, che è passato da 6 a 6,5 milioni (+7,1% a/a) con una marginalità in calo di 3,4 punti percentuali, scontando sopratutto l’incremento dei costi operativi.

L’Ebit è salito del 14,6% a/a a 5,4 milioni, con una marginalità in calo di un punto percentuale, grazie alla riduzione degli ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni (-18,4% a 1,1 milioni).

Il 2017 si è così chiuso con un utile netto di 2,9 milioni (+64,8% a/a).

Breakdown Ricavi 

La voce ricavi operativi pari ad 13,3 milioni nel primo semestre 2018 include i ricavi per spettanze attive maturate per l’attività svolta di promozione per la sottoscrizione di coperture sanitarie erogate da società generali di mutuo soccorso e casse di assistenza sanitaria, i ricavi per prestazioni di servizi riferiti all’attività di service provider prestata dalla controllata Coopsalute, i ricavi immobiliari, i ricavi per la vendita di prodotti SBM e a ricavi per le prestazioni erogate da Health Point.

Lo stato patrimoniale  

Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto a fine 2017 è pari a 1,4 milioni, a fronte di una liquidità netta di 3,1 milioni a fine 2016. Una dinamica dovuta principalmente al consolidamento della società Basis che a fronte di un rilevante patrimonio immobiliare ha in essere debiti finanziari comunque limitati.

Al 30 giugno 2018 l’indebitamento finanziario netto risulta pari a 4,4 milioni, in aumento di circa 3 milioni rispetto a fine 2017, riferibile ai costi sostenuti per lo start up e lo sviluppo delle società controllate. 

Ratio

Dai principali indicatori si rileva una buona redditività con un Ebitda margin che si mantiene a doppia cifra mentre il Roe mostra un calo dal 13,2% del 2016 al 10,9% del 2017 in quanto il forte incremento dell’utile netto non è bastato a compensare l’aumento del patrimonio netto.

Dall’analisi dei principali indicatori si rileva che il P/E dovrebbe scendere nel 2018 a 16,1 da 22,5 del 2017.

Valutazioni interessanti emergono dall’Ev/Ebitda, non solo atteso in calo a 8,7 da 13,4 beneficiando di un previsto incremento del margine operativo lordo, ma anche a sconto rispetto alla mediana dei peers quali Aon, Brown & Brown e Marsh&McLennan.

Piano Industriale 2018 – 2020 

Il Piano industriale 2018-2020 di Health Italia approvato dal CdA a fine 2017 prevede il raggiungimento nel 2020 di un fatturato superiore a 60 milioni, con una crescita complessiva stimata per il triennio di circa il 285% rispetto ai risultati consolidati attesi per il 2017. L’Ebitda è stimato oltre 20 milioni, con una crescita complessiva stimata per il triennio di circa il 300%, insieme a una marginalità ante imposte superiore al 30% dei ricavi.

I risultati attesi dal Piano Industriale sono stati determinati stimando l’ulteriore consolidamento e sviluppo del business tradizionale, dello sviluppo dei ricavi con la pianificata apertura nel triennio di 20 Health Point (sportelli leggeri di sanità integrativa posizionati su tutto il territorio nazionale) e alla crescita del fatturato tramite l’integrazione del modello di business con l’introduzione di un completo modello di commercializzazione degli integratori naturali prodotti dalla controllata SBM.

Ulteriore obiettivo di Health Italia è il passaggio da Aim al segmento Star di Borsa Italiana, dedicato alle medie imprese con capitalizzazione compresa tra 40 milioni e 1 miliardo.

Punti di forza

Modello di business unico: ricopre un ruolo centrale quale partner degli istituti sanitari complementari. Ciò facendo leva su un’offerta ampia e integrata, che va dalla promozione di soluzioni di sanità integrativa e sostitutiva e l’erogazione di vari servizi a Fondi Sanitari, Casse di Assistenza Sanitaria e Società di Mutuo Soccorso alla definizione e gestione di piani di welfare aziendale erogati in modalità Flexible Benefit.

Elevata preparazione del personale: il gruppo garantisce un’alta qualità dei servizi offerti potendo contare su un team dallo standing elevato.

Solida crescita della clientela: la quota di mercato potrà essere ampliata in considerazione della dimensione e dell’organizzazione delle tre reti specializzate di vendita, unitamente all’ampiezza dei mercati geografici di riferimento.

Punti di debolezza  

Rischio informatico: l’attività di Health Italia, date le sue caratteristiche,può risentire degli effetti negativi derivanti da un malfunzionamento delle infrastrutture IT e/o dei software impiegati.

Opportunità  

Spesa sanitaria privata in continuo aumento. Un trend positivo che è previsto proseguire in considerazione anche dell’impegno del Governo italiano nella promozione di forme private di tutela sanitaria.

Minacce

Elevato grado di competitività del mercato: in assenza di particolari barriere di ingresso, il mercato in cui opera il gruppo può essere interessato dall’entrata di nuovi competitors. Tale concorrenza può determinare un calo dei prezzi e quindi indebolire la redditività del settore di riferimento.

Cambiamento della regolamentazione: il mercato in cui opera Health Italia è regolamentato. Pertanto i ricavi possono essere influenzati dal cambiamento della norme.

Analisi tecnica

Le quotazioni di Health Italia sono caratterizzate da un andamento crescente di medio termine, accompagnato da una buona evoluzione dei volumi che seguono tale direzionalità. Leggermente diverso lo scenario nel breve periodo con le quotazioni che da inizio anno sono ingabbiate in un range di oscillazione che va da 6,10 a 5,30 euro e che sta assumendo le caratteristiche di una figura triangolare caratterizzata da minimi crescenti e massimi decrescenti.

Tecnicamente nel breve termine la violazione delle caratteristiche indicate potrebbe fornire un cambio nella direzionalità neutrale che le quotazioni hanno assunto da inizio anno, con un possibile allungo rialzista al superamento del pivot high osservabile a 5,88 euro mentre il cedimento dei 5,20 euro sarebbe da valutare come indicazione di debolezza.

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