Servizi Finanziari – Prevalgono le vendite (-0,5%), tiene B. Generali (+0,1%)

Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un calo dello 0,5% e facendo peggio dell’analogo europeo (+0,2%), non beneficiando del tutto della tenuta del comparto bancario (+0,3%) e chiudendo in direzione opposta rispetto al Ftse Mib (+0,1%).

Sullo sfondo restano le preoccupazioni per il rallentamento della crescita globale, anche se per ora sembrano ridimensionarsi con l’avvicinarsi dell’eventualità che Stati Uniti e Cina possano effettivamente raggiungere un’intesa sulla tematica commerciale.

L’inquilino della Casa Bianca, Donald Trump, ha deciso di spostare a una data non ancora definita la scadenza entro cui far partire le nuove tariffe dal 2 marzo inizialmente fissato, visti i passi avanti compiuti nei colloqui svoltisi a Washington nella scorsa ottava.

In merito all’Italia, la stima preliminare del Pil del quarto trimestre 2018 ha testimoniato l’ingresso in recessione tecnica per l’economia, dopo la flessione evidenziata da quello del terzo trimestre, portando la Commissione Europea a ridurre le previsioni di crescita per l’Italia al +0,2% per quest’anno. Anche gli ultimi dati macro, fatturato e ordini dell’industria, hanno ribadito questo andamento.

L’agenzia americana Fitch, tuttavia, per ora ha preso la decisione di mantenere il rating ‘BBB’, confermando l’outlook negativo.

La buona resistenza mostrata dal settore creditizio ha impattato in parte anche sui titoli dell’asset management, con Banca Generali (+0,1%), la quale ha annunciato la strategia ESG, che chiude in territorio positivo.

Sottotono Exor (-1,1%), mossasi in scia all’andamento contrastato delle principali controllate quotate.

Nel Mid Cap torna qualche realizzo su Banca Ifis (-0,4%), con il presidente Sebastien Egon von Fürstenberg che in un’intervista ha fatto presente che la banca non è in vendita, mentre ne scattano su doBank (-0,3%) dopo le ultime performance positive. Seduta incolore per Cerved (-0,3%), nel cui capitale MutuiOnline si è portato appena sopra il 3 per cento.

Sullo Small Cap rallenta ancora Banca Intermobiliare (-3,4%) dopo lo scatto dei giorni scorsi, con la banca che potrebbe prendere in considerazione di crescere anche per linee esterne. Seduta invariata per Banca Sistema.