Telefonica nell’esercizio 2018 ha realizzato ricavi pari a 48,7 miliardi (-6,4% a/a), un Ebitda di 15,6 miliardi (-3,8% a/a) e un risultato netto di 3,95 miliardi (+16,9% a/a). Al 31 dicembre 2018 l’indebitamento finanziario netto era pari a 49,0 miliardi.
Telefonica ha comunicato i risultati dell’esercizio 2018 che ha visto un fatturato in calo del 6,4% a 48,7 miliardi a causa dell’andamento dell’America Latina, con Telefonica Brasil in diminuzione del 15,8% a 101,1 miliardi (20,8% del totale), Telefonica Hispam Sur che registra un -18,8% a 6,7 miliardi (13,7% del totale) e Telefonica Hispam Norte che arretra del 5,9% a 4,1 miliardi (8,4% del totale).
Migliore è stata la performance in Europa, con i ricavi di Telefonica Espana che segnano un +0,4% a 12,7 miliardi (26,1% del totale), quelli di Telefonica Deutscheland +0,3% a 7,3 miliardi (15,0% del totale) e quelli di Telefonica Uk in crescita del 3,8% a 6,8 miliardi (13,9% del totale).
Proseguendo l’analisi del conto economico, l’Ebitda risulta in calo del 3,8% a 15,6 miliardi a causa delle performance di Telefonica Espana (-3,8% a 4,8 miliardi), Telefonica Hispam Sur (-24,4% a 1,7 miliardi) e Telefionica Hispam Norte (-37,2% a 0,8 miliardi), parzialmente compensate dall’andamento di Telefonica Deutschland (+0,7% a 1,8 miliardi), Telefonica Uk (+13,9% a 1,9 miliardi) e Telefonica Brasil (+2,9% a 4,3 miliardi). L’Ebitda margin sale dal 31,1% del 2017 al 32,0% del 2018.
Anche l’Ebit scende, passando dai 6.8 miliardi del 2017 ai 6,5 miliardi del 2017 (-4,0%) a causa della performance di tutte le divisioni ad eccezione di Telefonica Uk e Telefonica Brasil. L’Ebit margin sale dal 13,1% del 2017 al 13,4%.
Infine, grazie al miglioramento della gestione finanziaria (negativa per 2,2 miliardi nel 2017 e negativa per 951 miliardi nel 2018), l’utile netto cresce da 3,4 miliardi (6,5% dei ricavi) a 4,0 miliardi (8,1% dei ricavi).
La struttura finanziaria vede il patrimonio netto passare da 26,6 miliardi del 31 dicembre 2017 (con ratio Total Asset / Equity del 4,32x) a 27,0 miliardi del 31 dicembre 2018 (con ratio Total Asset / Equity dell’4,23x).
Anche l’indebitamento finanziario netto migliora, passando dai 50,5 miliardi del 2017 ai 49,0 miliardi del 2018. La componente a breve della PFN presenta un saldo debitorio per 3,7 miliardi (debitorio per 4,2 miliardi nel 2017).
La riduzione dell’indebitamento non è tuttavia sufficiente a fare migliorare il ratio Net Debt/Ebitda (3,12x nel 2017 e 3,15x nel 2018) a causa dell’andamento di quest’ultimo.
Positiva invece l’evoluzione del ROE, grazie al progresso dell’utile netto, che passa dal 12,7% del 2017 al 14,6% del 2018.
I flussi di cassa operativi del 2018 sono stati pari a 13,4 miliardi e sono stati impiegati per 8,7 miliardi nell’attività di investimento e per 2,7 miliardi nella distribuzione di dividendi.
L’azione ordinaria a settembre 2018 sembra avere esaurito il trend discendente in atto da marzo 2017, quando scambiava sopra i 10,4 euro e ha iniziato un recupero che l’ha portata dai minimi a 6,63 di metà settembre 2018 agli attuali 7,7 euro.