Anima ha chiuso il 2018 con un utile netto in crescita del 9,7% a 122,1 milioni, grazie a maggiori commissioni di gestione (280,7 milioni contro i 211 milioni del 2017) e nonostante abbia scontato maggiori rettifiche su attività materiali e immateriali (47 milioni contro 18 milioni del 2017).
Marco Carreri, Ad di Anima Holding, ha commentato così i risultati del 2018: “Si è chiuso un 2018 difficile per tutto il settore a livello globale nel quale Anima ha saputo interpretare al meglio il suo ruolo di aggregatore, con risultati commerciali ed economici di tutto rispetto”.
Nel corso del 2018 è stata perfezionata la fusione per incorporazione di Aletti Gestielle in Anima che ne ha inevitabilmente influenzato i conti. In particolare, Aletti Gestielle ha contribuito positivamente all’incremento delle commissioni nette di gestione e negativamente sui maggiori costi del personale e sulle maggiori spese amministrative.
Nella tabella seguente si riporta il raffronto tra il conto economico di Anima nel 2018 e quello del 2017.
I ricavi totali nel 2018 sono stati pari a 323,9 milioni (+26% rispetto all’esercizio 2017), anche grazie alle operazioni straordinarie.
L’incremento del giro d’affari è stato favorito dalla crescita delle commissioni nette di gestione, passate dai 211 milioni del 2017 ai 280,7 milioni nel periodo in esame, e dalla crescita degli altri ricavi a 22,8 milioni (+3,4 a/a). In diminuzione invece le commissioni di incentivo, che si sono attestate a 20,3 milioni (23,9 milioni nel 2017).
I costi operativi totali si sono attestati a 133,8 milioni, in aumento rispetto agli 80,7 milioni del periodo di confronto. Incremento che è derivato in parte dall’aumento delle rettifiche di valore nette su attività immateriali, passate da 18 milioni a 47,5 milioni, e in parte dalle maggiori spese amministrative (41,8 milioni contro i 29,2 milioni del 2017), che scontano anche le spese legate all’operazione Aletti Gestielle.
Il periodo si è chiuso con un utile netto di 122,1 milioni (+9,7% a/a), mentre l’utile netto normalizzato, che non tiene conto di costi o ricavi straordinari e degli ammortamenti di intangibili a vita utile definita relativi alla “purchase price allocation”, è stato pari a 163,2 milioni (+22% rispetto ai 133,8 milioni del 2017).
A livello patrimoniale, al 31 dicembre il totale attivo è pari a 2,2 miliardi (+1,7% rispetto a fine 2017), di cui 1,7 miliardi sono attività immateriali (+16,3% rispetto al 31 dicembre 2017) per l’avviamento di Aletti Gestielle Sgr.
Dal lato del passivo, il patrimonio netto sale a 1,2 miliardi, anche grazie all’aumento di capitale da 300 milioni eseguito lo scorso 20 aprile.
La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2018 risulta negativa per 311,6 milioni (-276 milioni a fine 2017).