Banche – Settore ancora ben intonato (+2%)

Altra seduta tonica per il comparto bancario a Piazza Affari. Intorno alle 13:10 il Ftse Italia Banche guadagna il 2%, continuando il trend favorevole della settimana.

L’andamento è supportato dalla sostanziale stabilità dello spread Btp-Bund in area 260 punti base, dopo che l’agenzia Fitch ha confermato rating e outlook sull’Italia.

Tuttavia, come già ampiamente atteso, la Commissione Europea nel Country Report relativo al Paese italiano fa presente che “il rapporto debito/Pil non è atteso scendere nei prossimi anni dato che la prospettiva macroeconomica e i programmi di bilancio del Governo, anche se meno espansivi di quanto previsto inizialmente, comporteranno un deterioramento del surplus primario”.

“Il bilancio 2019 include misure che tornano indietro su alcuni elementi di importanti riforme precedenti in particolare sulle pensioni e non include misure che aumentano la crescita potenziale”, aggiunge il report.

“Siamo preoccupati perché il debito italiano non cala dati i programmi di bilancio e lo stallo delle riforme. Resteremo vigili seguendo da vicino gli sviluppi in Italia”, ha affermato il vice presidente della Commissione Europea, Valdis Dombrovskis. Le evidenze espressa dalla Commissione UE erano già state scontate dai mercati.

Secondo le ultime indiscrezioni di stampa, l’organismo comunitario non aprirà una procedura d’infrazione contro l’Italia ma potrebbe chiedere una manovra correttiva dopo le elezioni europee di maggio se i conti pubblici presenteranno una consistente deviazione dai target europei.

Bene tutti i titoli del Ftse Mib, con Banco Bpm (+1,8% a 2,14 euro), Bper (+0,7% a 3,64 euro), un po sull’ottovolante dopo la pubblicazione del piano, Ubi (+2,1% a 2,62 euro), UniCredit (+1,9% a 11,94 euro), Intesa Sanpaolo (+2,2% a 2,18 euro) e Mediobanca (+1,8% a 8,74 euro).

Stesso copione sul Mid Cap, con Mps (+3,1% a 1,37 euro), Popolare Sondrio (+1,2% a 2,54 euro), Credem (+1,7% a 5,34 euro) e Creval (+2,7% a 0,0737 euro).