“Bper prevede di cedere uno, al massimo altri 2 miliardi circa di Npl al 2021. Questo oltre al miliardo già previsto con l’operazione di acquisizione di Unipol Banca. Stiamo anche lavorando sugli Utp. Questo è un nuovo progetto e ora cercheremo di comprendere come questo mercato possa funzionare. È una nuova esperienza”.
È quanto ha affermato Alessandro Vandelli, Ad di Bper, nel corso della conference calla relativa alla presentazione del nuovo piano industriale 2019-2021.
“Guardando alle condizioni generali noto come la qualità del nostro portafoglio e i suoi dettagli ci hanno consentito di portare a termine l’ultima operazione con successo”, ha aggiunto il manager.
Sul fronte del funding, la banca, secondo quanto dichiarato dal Cfo Roberto Ferrari, sta lavorando all’emissione di bond soprattutto di tipo covered, ma anche di senior e senior non-preferred. Di questi ultimi, è prevista un’emissione di 1,2 miliardi entro il 2021.
In merito al dividend pay-out previsto al 25%, Ferrari ha spiegato che Bper deve prima gestire 300 milioni di badwill legati all’acquisizione di Unipol Banca e che solo dopo si potrà valutare la distribuzione di una cedola più sostanziosa.
Vandelli è tornato a ribadire che l’istituto non è interessato a Carige. “Non stiamo analizzando altri deal in Italia. La nostra è anche una storia di crescita per vie esterne, ma dopo l’operazione di febbraio con Unipol Banca ora riteniamo di focalizzarci sui target del nuovo piano industriale. Se emergeranno opportunità interessanti in Italia, andremo a valutarle. La nostra filosofia è in linea generale di conservare gli asset redditizi come ad esempio la gestione del risparmio e i sistemi di pagamento”.