Endesa, controllata spagnola del gruppo Enel, ha pubblicato i dati relativi all’esercizio 2018, che sono risultati complessivamente superiori sia alla guidance fornita dalla società sia alle stime degli analisti.
Nel periodo in esame i ricavi sono stati pari a 20,2 miliardi, in crescita dello 0,7% su base annua, grazie alla maggiore produzione idroelettrica ed eolica.
A livello di risultati operativi, l’Ebitda è salito del 2,4%, su base annua, a 3,6 miliardi. Un incremento superiore sia alla guidance della società (3,5 miliardi), sia alle stime dei broker (3,5 miliardi).
La crescita dell’Ebitda è stata sostenuta sia dalle attività a libero mercato, grazie a una gestione efficace del business dell’energia elettrica nonostante gli elevati prezzi, e a un significativo miglioramento nel business gas, sia delle attività regolate.
A questo andamento ha contribuito anche il contenimento dei costi operativi, che hanno compensato l’impatto dell’inflazione, e la crescita nei segmenti di business della società.
L’Ebit è diminuito del 5,5% a 1,9 miliardi, principalmente per le perdite di valore rilevate nella centrale termoelettrica di Alcudia (Isole Baleari).
Il conto economico si è chiuso con un utile netto in calo del 3,1% a 1,4 miliardi. Escluse le svalutazioni sopra indicate, l’utile netto aumenta del 4% a 1,5 miliardi, al di sopra della guidance societaria (1,4 miliardi) e del consensus (1,43 miliardi).
Sul fronte patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2018 si esprime in 5,77 miliardi (+785 milioni rispetto al 2017), di poco inferiore al consensus (5,82 miliardi).
Il maggiore fabbisogno finanziario è dipeso principalmente dagli investimenti effettuati nel periodo (acquisto di cinque parchi eolici per 172 milioni, l’acquisto della società Electrica de Ceuta per 83 milioni), ai quali si è aggiunto il pagamento di dividendi per circa 1,5 miliardi.
Gli investimenti lordi sono saliti del 25,1% a 1,5 miliardi, riferiti soprattutto alla costruzione di impianti eolici e fotovoltaici aggiudicati alla società nel 2017, oltre a interventi di adeguamento dell’impianto termico di As Pontes alla direttiva europea sulle emissioni ambientali, che entrerà in vigore a giugno del 2020.
Il Cda proporrà ai soci un dividendo lordo a valere sul 2018 di 1,427 euro per azione, pari al 100% dell’utile (1,382 rispetto all’anno precedente, +3%). Un importo che va oltre la guidance minima di 1,33 euro per azione e la stima di consensus di 1,366 euro per azione.