Dalla seconda metà di gennaio le quotazioni dei titoli della holding della famiglia Agnelli stanno effettuando un ampio movimento laterale tra la resistenza statica posizionata a 57,42 euro e il supporto, sempre statico, posto a 53,44 euro. Un movimento che segue il forte rialzo registrato nella prima metà di gennaio dai corsi delle azioni Exor sulla tenuta dell’importante supporto statico posizionato a 45,45 euro.
Un nuovo segnale di forza per le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da John Elkann potrebbe così arrivare dal deciso superamento, confermato in chiusura di seduta, della media mobile a 200 sedute, attualmente in transito a quota 54,86 euro. In questo scenario positivo, ci potrebbe essere un rapido recupero dei corsi delle azioni Exor fino alla successiva resistenza posizionata a 56,50 euro, al di sopra della quale il miglioramento del quadro grafico di breve periodo (positivo da neutrale) potrebbe permettere il raggiungimento dei target rialzisti di breve periodo individuabili rispettivamente a 57,42 euro prima e a quota 58,94 euro in seguito.
La pressione ribassista potrebbe nuovamente aumentare sulle quotazioni dei titoli del gruppo in esame solo nel caso di cedimento di un primo supporto statico posizionato a 53,44 euro, dato che in questo caso ci potrebbe essere una discesa fino al successivo livello individuabile a 52,16 euro. L’eventuale rottura al ribasso di questo supporto potrebbe poi proiettare i corsi delle azioni Exor verso un primo obiettivo di breve periodo individuabile a 51,26 euro, al di sotto del quale il successivo target è posizionabile a quota 50 euro.
La performance da inizio anno dei titoli Exor è pari al +14,7% (-7,5% nell’intero 2018) e il target price medio sulla base dei contributi dei 4 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 67 euro, con un potenziale rialzista del 23,6 per cento.
Prezzo di riferimento: 54,20 euro
+8,7% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 58,94 euro;
+5,9% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 57,42 euro;
+4,2% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 56,50 euro;
+1,2% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 54,86 euro;
-1,4% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 53,44 euro;
-3,8% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 52,16 euro;
-5,4% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 51,26 euro;
-7,7% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 50,00 euro.