Commercio – Comparto positivo (+0,9%), bene Marr (+1,4%)

Seduta positiva per il settore Commercio (+0,9%), sottoperformando il corrispondente indice europeo (+1,7%) e sostanzialmente in linea con il Ftse Mib (+0,8%).

Gli operatori hanno adottato ancora un atteggiamento cauto in relazione anche ad alcune questioni, quali il mancato raggiungimento di un’intesa sulla denuclearizzazione della Corea Nord in occasione dell’incontro tra Trump e Kim Jong Un.

A pesare inoltre sempre più, le preoccupazioni di rallentamento della crescita globale, ulteriormente alimentati dai dati sotto le attese sull’attività manifatturiera cinese, ai minimi da tre anni. 

Campari, unico titolo del settore presente nel Ftse Mib, ha chiuso con un +1,9 per cento.

Tra le Mid la migliore è stata Marr (+1,4%) mentre tra le Small ha fatto meglio Enervit (+2,9%).

Poco mossa Massimo Zanetti Beverage (+0,3%) che ha comunicato i conti del 2018. Numeri da cui sono emersi ricavi consolidati a 891,2 milioni, in calo del 6,8% a cambi correnti e del 4,3% a cambi costanti rispetto al 2017 e un utile netto di 19,9 milioni, in crescita del 9,9 per cento.

Segue Netweek (+0,2%) la quale ha riportato che l’indebitamento finanziario netto del gruppo a fine gennaio 2019 è risultato pari a 5,4 milioni, in calo di 0,2 milioni rispetto al mese precedente.

Invariata Damiani la quale ha comunicato che Leading Jewels in riferimento all’offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria, promossa anche in nome e per conto di Guido Damiani, Sparkling Investiment, Giorgio Damiani, Silvia Damiani e Gabriella Damiani, su massime 9.230.263 azioni Damiani, ha concordato con Borsa Italiana la proroga del periodo di adesione per ulteriori 10 giorni di Borsa Aperta, che terminerà alle 17.30 del 15 marzo 2019.

Il termine del Periodo di Adesione all’Offerta era inizialmente stabilito per 1° marzo 2019.

Sul fronte internazionale nel quarto trimestre 2018 Zalando ha riportato ricavi pari a 1,66 miliardi, in progresso del 24,6% e un Ebit adjusted salito del 4,6% a 117,8 milioni, entrambi superiori alle stime degli analisti.

L’utile netto si è attestato a 56,1 milioni, in calo del 6,6% su base annua.