Nel 2018 Massimo Zanetti Beverage ha consuntivato ricavi pari a 891,2 milioni, in calo del 6,8% a cambi correnti e del 4,3% a cambi costanti rispetto al 2017.
Su base omogenea, ovvero a cambi costanti e a seguito dell’applicazione retroattiva dell’IFRS 15 sui ricavi 2017, il fatturato ha registrato una diminuzione del 3,9% su base annua.
Una dinamica riconducibile sostanzialmente al lieve calo dei volumi di vendita del caffè tostato (-1,6% rispetto al 2017) e alla diminuzione dei prezzi di vendita del caffè tostato conseguente al calo del prezzo medio di acquisto del caffè verde, in parte compensato dall’impatto positivo del diverso mix rilevato nei canali di vendita nel 2018 e 2017.
Il gross profit è sceso del 2,2% a 388,8 milioni, per effetto dell’impatto negativo dei cambi per 8,5 milioni, oltre all’applicazione del principio contabile IFRS 15.
Su base omogenea, tale aggregato segna un incremento dell’1% rispetto al 2017 principalmente riconducibile alla vendita di caffè tostato (+1,6%).
L’Ebitda è salito del 3,8% a 71,3 milioni, mentre l’Ebit è cresciuto del 14,6% a 36,4 milioni, beneficiando di un calo degli ammortamenti (-5,6%).
Al netto di oneri non ricorrenti, pari a 2,5 milioni (-60,4%) legati all’avvio nel terzo e quarto trimestre di vari progetti di efficientamento della conduzione del business in Europa, l’Ebitda adjusted e l’Ebit adjusted si sono attestati rispettivamente a 73,7 milioni (-1,6%) e a 38,9 milioni (+2,2%).
Gli oneri finanziari netti sono diminuiti del 7,3% a 8,1 milioni.
Il periodo in esame si è chiuso con un utile netto aumentato del 9,9% a 19,9 milioni.
Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto si è attestato a 174,7 milioni, in calo di 16,2 milioni rispetto a fine 2017, grazie al flusso di cassa generato dall’attività operativa che ha più compensato gli esborsi per investimenti ricorrenti (31,6 milioni) e distribuzione di dividendi per 6 milioni (5,3 milioni nel 2017).
Il CdA proporrà all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 0,19 euro (0,17 euro nel 2017), con stacco cedola il prossimo 20 maggio e che verrà pagato a partire dal 22 maggio.
Il management si attende per l’esercizio 2019 una leggera crescita a cambi costanti dei ricavi beneficiando del miglioramento del mix di prodotto e canale nonché di una crescita dei volumi in linea con il trend dei mercati di riferimento.
L’Ebitda adjusted è previsto in crescita del 3%-5% mentre l’indebitamento finanziario netto è atteso intorno ai 195 milioni.