Prima Industrie nell’esercizio 2018 ha realizzato ricavi pari a 466,9 milioni (+3,9% a/a), un Ebitda di 45,1 milioni (+4,4% a/a) e un risultato netto di 24,1 milioni (+28,9% a/a). Al 31 dicembre 2018 l’indebitamento finanziario netto era pari a 79,1 miliardi.
Prima Industrie ha comunicato i risultati dell’esercizio 2018 che ha visto un fatturato in crescita del 3,9% a 466,9 milioni, grazie in particolare all’andamento del segmento Prima Electro in crescita del 12,6% a 58,9 milioni (12,6% del totale consolidato). Anche la divisione Prima Power chiude l’anno con un progresso, più limitato, del 2,7% a 434,6 milioni, pari al 93,1% del fatturato consolidato.
Da un punto di vista geografico l’EMEA con 293,2 milioni (+21,0%) rappresenta il 62,8% dei ricavi (53,9% nel 2017), le Americhe con 105,9 milioni (-10,3%) incidono per il 22,7% (26,3% nel 2017) e l’APAC con 67,8 milioni (-24,0%) conta per il 14,3% del fatturato consolidato (19,8% del 2017).
Nel corso dell’esercizio 2018 gli ordini acquisiti dal Gruppo sono stati pari a 471,2 milioni, in diminuzione del 2,0% rispetto ai 480,6 milioni del 2017.
Il portafoglio ordini consolidato al 31 dicembre 2018 ammontava a 169,4 milioni (169,9 milioni al 31 dicembre 2017) e di questi 161,2 milioni sono relativi al segmento Prima Power e 8,2 milioni si riferiscono al segmento Prima Electro.
Proseguendo l’analisi del conto economico, l’Ebitda del 2018 è stato pari a 45,1 milioni (9,7% dei ricavi), in aumento del 4,4% rispetto ai 43,2 milioni del 2017 (9,6% dei ricavi) grazie alla divisione Prima Electro che passa da 2,2 milioni del 2017 ai 5,3 milioni dell’esercizio scorso, più che compensando la performance negativa di Prima Power (da 41,1 milioni a 40,3 milioni).
Allo stesso modo la crescita dell’Ebit 2018 a 28,0 milioni (6% dei ricavi), in progresso del 6,5% rispetto ai 26,3 milioni del 2017 (5,9% dei ricavi), è dovuta all’andamento del segmento Prima Electro il cui Ebit passa da un valore negativo per 1,2 milioni nel 2017 a un valore positivo per 1,3 milioni nell’esercizio scorso. In diminuzione invece la divisione Prima Power che segna un -1,1% a 27,3 milioni.
Infine, il miglioramento della gestione finanziaria (-4,4 milioni nel 2017 e 1,4 milioni nel 2018) e del tax rate (dal 14,6% al 9,4%) determinano un aumento del 30,3% dell’utile netto dai 18,5 milioni del 2017 (4,1% dei ricavi) ai 24,1 milioni (4,1% dei ricavi) del 2018.
La struttura finanziaria vede il patrimonio netto passare dai 148,9 milioni del 31 dicembre 2017 (con un ratio Total asset / Equity del 3,45x) ai 169,8 milioni del 31 dicembre 2018. (con un ratio Total asset / Equity del 3,20x).
Anche l’indebitamento finanziario netto aumenta passando dai 70,4 milioni del 31 dicembre 2017 (con un ratio Net debt / Ebitda dell’1,63x) ai 79,1 milioni del 31 dicembre 2018 (con un ratio Net debt / Ebitda dell’1,75x) con la componente a breve che presenta un saldo positivo di 34,1 milioni (positivo per 28,0 a fine 2017).
I flussi di cassa operativi sono stati ari a 11,0 milioni e hanno parzialmente finanziato l’attività di investimento (12,2 milioni), la distribuzione di dividendi (4,3 milioni) nonché le variazioni di altre attività / passività finanziarie (4,1 milioni).
Infine, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,44 euro per azione, superiore del 10% rispetto a quello distribuito nell’esercizio precedente.