Saras, insieme ai conti dell’esercizio 2018, ha aggiornato il piano industriale per il periodo 2019-2022, nel quale è previsto uno scenario positivo per l’industria della raffinazione grazie all’introduzione della normativa IMO.
Per questo Saras entrerà nel settore del bunkeraggio, attraverso la produzione e commercializzazione al dettaglio del combustibile per navi a bassissimo impatto ambientale.
A livello di progetti è inoltre previsto l’ampliamento di 30 MW del parto eolico di Ulassai.
Tutto ciò dovrebbe portare la società ad avere un margine di raffinazione superiore all’EMC Benchmark, al netto dei costi di manutenzione, di 2,4-2,8 $/bl nel 2019 e di 4,4 $/bl nel 2020.
Parallelamente, la divisione Power dovrebbe generare circa 200 milioni all’anno a livello di Ebitda comparable, per poi confluire nella divisione Refining a partire dal 2021, quando il margine di raffinazione presenterà un premio di 6 dollari/barile.
L’Ebitda comparable della divisione Marketing è invece stimato in 20 milioni l’anno, mentre l’Eolico dovrebbe raggiungere i 14 milioni annui, sulla base della nuova capacità che verrà installata nel secondo semestre di quest’anno.
In arco di piano saranno investiti circa 830 milioni, finalizzati al mantenimento dell’eccellenza operativa e tecnologica, anche attraverso le innovazioni dell’Industry 4.0.
Investimenti che saranno sostenuti da una robusta generazione di cassa, di cui 2.100-2.200 milioni generati complessivamente dalla gestione operativa, che dovrebbe tradursi in liquidità disponibile per 760-780 milioni.