Banche – Partenza flat, ok Intesa SP (+0,3%) e Ubi (+0,5%)

Il Ftse Italia Banche avvia l’ottava sulla parità e tenendo leggermente meglio dell’analogo europeo (-0,2%), sostenendo anche il Ftse Mib (+0,1%).

Sullo sfondo restano le preoccupazioni per il rallentamento della crescita globale, anche se al momento sembrano ridursi data la possibilità concreta che Stati Uniti e Cina possano effettivamente arrivare ad un accordo sulla questione commerciale, con l’intesa che potrebbe essere sancita durante un incontro verso fine marzo tra i due presidenti, Donald Trump e Xi Jinping.

Per quanto riguarda l’Italia, la stima preliminare del Pil del quarto trimestre 2018 ha certificato l’entrata in recessione tecnica per l’economia italiana, che hanno portato la Commissione Europea ad abbassare le previsioni di crescita per l’Italia al +0,2% per quest’anno. Anche gli ultimi dati macro, fatturato e ordini dell’industria, hanno confermato questo trend.

L’agenzia Fitch ha comunque deciso di confermare il rating ‘BBB’, mantenendo l’outlook negativo.

“L’economia italiana credo che abbia tutte le possibilità di tornare a crescere e anche di chiudere il gap di crescita con il resto dell’Eurozona, non soltanto di seguirla a distanza. Ma a questo fine è necessario costruire fiducia e sicurezza, senza le quali non ci sono manovre di bilancio che tengano”, ha affermato il ministro dell’Economia, Giovanni Tria.

Il comparto bancario, anche grazie allo Btp-Bund rimasto stabile in area 260 (fonte Mts Markets), ha mostrato una buona tenuta dopo il balzo della settimana scorsa.

Andamento a due velocità per i titoli del Ftse Mib, tra le quali gli acquisti premiano Intesa Sanpaolo (+0,3%), con le fondazioni azioniste al lavoro in vista del rinnovo del cda, Ubi (+0,5%), con l’istituto che al momento è concentrato sul rinnovo del board, e Mediobanca (+0,9%), che secondo indiscrezioni di stampa sarebbe interessata a Kairos.

Sul Mid Cap tiene botta Mps (+0,1%), mentre ritracciano Credem (-0,2%) e Popolare Sondrio (-0,2%). Non si arresta la corsa di Creval (+3,3%), in scia all’annuncio del ricambio al vertice, con l’uscita dell’Ad Mauro Selvetti e la contestuale nomina di Luigi Lovaglio.

Tra le Small Cap riflettori puntati sempre su Carige anche se temporaneamente sospesa dalle contrattazioni per decisione della Consob, con i commissari che ieri hanno presentato il nuovo piano industriale al 2023, il quale prevede un aumento di capitale da 630 milioni, un target di Npe ratio lordo al 6-7% a fine 2019 e con la banca che ha chiuso il 2018 con un rosso di 272,8 milioni. Le offerte vincolanti per una possibile aggregazione sono attese entro aprile, con Bnp Paribas che si è chiamata fuori. Scattano i realizzi su Banca Finnat (-1,1%), dopo le ultime sedute positive.