La Bce potrebbe dare il proprio benestare anche anche l’ingresso di un fondo nel capitale di Carige, se non si trovasse una banca interessata un’aggregazione. È questa la risposta di Francoforte ai commissari dell’istituto italiano, secondo quanto riportato da il Messaggero.
La banca, quindi, potrebbe portare avanti il piano industriale presentato il 27 febbraio dai commissari e continuare il proprio percorso su base stand alone “a condizione che sia sottoposta a direzione, coordinamento e controllo di un fondo, purché solido e qualificato, sulla base di un piano industriale attuato con una governance definita”.
La Bce aveva richiesto che l’istituto si attivasse per la ricerca di un partner e che presentasse un piano di aggregazione entro giugno.
Tuttavia, finora, i soggetti che si sono fatti avanti per esaminare il dossier sono per la maggior parte investitori istituzionali. Secondo quanto riportato, sarebbero già arrivate ai commissari 4-5 offerte non vincolanti all’interno delle quali ci sarebbe solo una banca.