A regime, illimity si propone di conseguire un utile netto di circa 280 milioni, con un Roe nell’intorno del 25 per cento. La banca intende raggiungere un risultato soddisfacente già nel 2020, anno in cui è atteso un utile tra 55-70 milioni, corrispondenti ad un Roe nell’intorno del 9-10 per cento.
Il rendimento degli attivi e la struttura operativa snella consentiranno il raggiungimento di un cost/income ratio inferiore al 55% già nel 2020 e inferiore al 30% circa a fine piano. Gli attivi sono stimati in crescita, con un primo obiettivo indicato in un range tra i 3,5-4,3 miliardi al 2020 e a circa 6,6 miliardi a regime nel 2023. Confermati gli obiettivi di gestione prudente del rischio, con un target di crediti dubbi lordi organici in rapporto ai crediti lordi totali nell’intorno del 7% a fine piano, e si confermano regole stringenti nelle scadenze di attività e passività.
È pienamente confermato l’obiettivo di mantenere un solido profilo di patrimonializzazione della banca, con un Cet1 che si manterrà costantemente superiore al 15% durante tutto l’arco di piano. Tale obiettivo include una politica di dividendi conservativa, con una distribuzione di dividendi crescenti a partire dall’esercizio 2022, anno in cui si ipotizza un pay-out del 20%, in crescita al 25% nel 2023.
Il profilo di liquidità della banca si conferma eccellente, con un Nsfr che si manterrà strutturalmente al di sopra del 115% in tutto l’arco di piano e un Lcr stabilmente superiore al 130 per cento.
L’effetto delle modifiche regolamentari avvenute negli ultimi mesi e l’effetto delle turbolenze sui mercati finanziari sono già completamente recepiti nei target di piano industriale.
Dal 20 luglio 2018, data in cui Spaxs ha presentato alla comunità finanziaria il piano industriale 2018-2023 relativo alla business combination con Banca Interprovinciale, sono intervenuti diversi cambiamenti. Parte di questi è legata all’esecuzione della stessa business combination, quali l’esercizio del diritto di recesso di parte degli azionisti di Spaxs, che ha portato alla riduzione dei mezzi patrimoniali di circa 38 milioni, nonché all’avvio dell’operatività della nuova banca.