LVenture – Cda approva il piano industriale 2019-2022

Il cda di LVenture, holding di partecipazioni e primario operatore di Early Stage Venture Capital che investe in start up digitali ad elevato potenziale di crescita, ha approvato ieri il piano industriale 2019-2022.

Il piano strategico punta a consolidare il posizionamento della società quale primario operatore di Early Stage Venture Capital in Italia e a livello internazionale, con particolare riferimento all’attività di investimento in imprese digitali, anche innovative, e ad alto valore tecnologico; allo sviluppo e la valorizzazione delle startup in portafoglio al fine di realizzare significativi ritorni di capitale da exit.

Il cda, inoltre, ha deliberato di sottoporre all’assemblea degli azionisti, che sarà convocata in sede ordinaria e straordinaria per il 18 aprile 2019, la proposta di un aumento di capitale per un massimo di 8 milioni da eseguirsi in via scindibile entro e non oltre il 31 marzo 2020 mediante emissione di azioni ordinarie prive di valore nominale.

Inoltre, il cda ha deliberato di proporre all’assemblea straordinaria il conferimento di una delega al cda stesso per ulteriori aumenti di capitale, per un valore massimo di 8 milioni, da eseguirsi nei cinque anni successivi alla predetta assemblea e da riservare ad eventuali investitori o partner strategici.

“È stato per noi un anno eccezionale, in cui abbiamo ottenuto ottimi risultati, creato partnership importanti – Hatcher+, Facebook e Cariplo Factory su tutte – e chiuso un aumento di capitale con Futura Invest, società controllata da Fondazione Cariplo, che sono certo permetteranno a LVenture di raggiungere con successo gli obiettivi strategici delineati nel nuovo Piano Industriale – commenta Luigi Capello, Ceo di LVenture Group.

“L’aumento di capitale proposto – prosegue Capello – ci permetterà di sostenere l’ulteriore crescita sia in Italia, sia a livello internazionale, e di supportare sempre al meglio le nostre start up che proseguono nel percorso di sviluppo, con effetti significativi sul valore del portafoglio della società stessa. Sottolineo infine che, in base alle stime di preconsuntivo, per la prima volta da quando ci siamo insediati nella società nel 2013, il bilancio chiuderà con un’ultima riga positiva, e che, a partire dall’esercizio 2020, prevediamo di iniziare a remunerare i nostri azionisti con una politica di dividend pay-out”.

Il piano industriale nel dettaglio

Ecco i principali obiettivi del nuovo piano industriale 2019-2022 approvato dal cda di LVenture.

Il primo obiettivo riguarda la crescita degli investimenti. La media degli investimenti in start up dal 2019 al 2022 è pari a 3,8 milioni, partendo da 3 milioni per il 2019 fino a raggiungere i 4,5 milioni del 2022. Il target è raggiungere circa 30 milioni di investimenti nel 2022 (ora ammontano a 13 milioni).

Il secondo obiettivo è la massimizzazione del valore del portafoglio, anche attraverso operazioni di exit. Per quanto riguarda le attuali società in portafoglio, LVenture punta a rivalutare anno dopo anno le partecipazioni in portafoglio di 2,6 milioni, anche per via di aumenti di capitale di queste ultime, che dovrebbe consentire alla società di raggiungere un valore totale del portafoglio di 35 milioni.

Inoltre, la società prevede un consolidamento del processo di exit, anche per effetto di operazioni a elevato ritorno sul capitale investito (multiplo >5x) ipotizzate già a partire dal 2019. Nel complesso, si attende l’uscita da 20 start up in portafoglio con conseguente cash-in complessivo ipotizzato in 2 milioni nel 2019 e in crescita sino a circa 20 milioni alla fine del periodo di riferimento del piano industriale.

L’operatore di venture capital punta ad una crescita organica dei ricavi anche grazie al potenziamento delle attività di Open Innovation mediante la realizzazione di nuovi programmi di incubazione/accelerazione focalizzati su specifiche aree di interesse, sfruttando anche le sinergie derivanti dalla partnership commerciale in essere con Cariplo Factory.

Sotto il profilo degli obiettivi finanziari, il piano prevede un Ebitda positivo a partire dall’esercizio 2019, con successiva crescita fino a 800 mila euro nell’esercizio 2022 e un utile netto positivo su tutto il periodo del piano, con un incremento ipotizzato da 800 mila euro circa nel 2019 e sino a 2 milioni nel 2022 (con un tasso di crescita annuo composto superiore al 30%).

Inoltre, la società rafforzerà la struttura patrimoniale tramite il già citato aumento di capitale avente un controvalore di massimo 8 milioni che sarà sottoposto all’approvazione dell’assemblea 2019.

A partire dal 2020 è anche previsto un dividend pay-out ratio del 15% dell’utile netto rettificato per il periodo di riferimento del piano industriale.