Intorno alle ore 16:00 Milano guadagna lo 0,5%. In rialzo anche l’Ibex35 di Madrid (+0,4%) e il Ftse 100 di Londra (+0,1%). Il Dax30 di Francoforte e il Cac40 di Parigi segnano invece rispettivamente un ribasso dello 0,3% e dello 0,2%.
Nel frattempo Wall Street si muove in territorio negativo dopo la pubblicazione della deludente bilancia commerciale di dicembre. Alle ore 14:30, il dato macro USA aveva spinto al ribasso i futures su Wall Street e al rialzo le piazze europee che hanno poi stornato in breve tempo i guadagni.
Il deficit commerciale degli USA di dicembre è aumentato a 59,8 miliardi di dollari, dopo i 50,3 miliardi di novembre (dato rivisto da 49,3 miliardi), contro le attese a 57,3 miliardi. Si segnala un aumento delle importazioni del 2,1% su base annua e un calo delle esportazioni dell’1,9 per cento.
In attesa di ulteriori sviluppi su un possibile accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina, le attenzioni degli operatori sono rivolte al meeting della BCE di domani e alla successiva conferenza stampa del presidente Mario Draghi, da cui potrebbero emergere ulteriori dettagli sulle operazioni TLTRO.
Sull’obbligazionario, si segnala un rendimento del decennale italiano in calo al 2,63%, con il relativo spread verso il bund tedesco a 250 punti, nonostante il taglio dell’OCSE alle stime sulla crescita del Pil italiano che per il 2019 è attesa a -0,2%.
Sul forex, la sterlina arretra nei confronti dell’euro e del dollaro con i due cambi EUR/GBP e GBP/USD rispettivamente a 0,8598 e 1,3159.
Tra le materie prime, scendono le quotazioni del WTI e del Brent rispettivamente a 56,09 dollari al barile (-1,3%) e a 65,54 dollari al barile (-0,5%)
A Piazza Affari, FCA (+3,8%) è in testa al principale indice milanese, dopo le indiscrezioni di ieri sull’interesse di PSA a un’alleanza. Acquisti anche sui bancari con Ubi Banca a +3,2% e Banco Bpm a +2,3%. In coda Amplifon (-3,1%) e Prysmian (-4,3%).