Mercati – Movimenti contenuti in Europa, Milano a +0,3%

Intorno alle ore 12:00, le principali piazze europee evidenziano un andamento incerto. Milano si muove in frazionale rialzo (+0,3%), nonostante l’OCSE abbia tagliato al ribasso le stime sulla crescita del Pil italiano che nel 2019 è attesa a -0,2%.

Nel frattempo, il Ftse 100 di Londra guadagna lo 0,1% e l’Ibex35 di Madrid lo 0,2%, mentre il Dax30 di Francoforte cede lo 0,3% e il Cac40 di Parigi lo 0,2 per cento.

Gli investitori continuano ad attendere ulteriori sviluppi su un possibile accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina. Aspettando nuovi spunti per proseguire la rimonta avviata in questo 2019, il focus della settimana è sul meeting della BCE di domani e sulla successiva conferenza stampa del presidente Mario Draghi, da cui potrebbero emergere ulteriori dettagli sulle operazioni TLTRO.

Il rallentamento dell’economia continua ad essere fonte di preoccupazioni. Yataka Harada, membro del consiglio della Banca del Giappone, ha sottolineato infatti la necessità di mettere in campo al più presto uno stimolo monetario supplementare in caso di indebolimento dell’economia.

Sul fronte macro, nel corso della mattinata l’indice Markit dei direttori degli acquisti nel settore delle costruzioni (PMI) della Germania si è attestato a 54,7 punti a febbraio, in crescita rispetto alla rilevazione precedente (50,7 punti). Oltreoceano tra le ore 13:00 e le ore 14:30, sono attesi gli MBA Mortagage Applications, il dato ADP  sull’occupazione e la bilancia commerciale di dicembre.

Sull’obbligazionario, si segnala un rendimento del decennale italiano in calo al 2,7%, con il relativo spread verso il bund tedesco a 254 punti.

Sul forex, l’euro si rafforza nei confronti della sterlina a 0,8607, mentre il cambio rispetto alle altre principali divise rimane sostanzialmente stabile. La sterlina perde terreno anche verso il dollaro a 1,313  dopo il mancato raggiungimento di un progresso nei colloqui di ieri a Bruxelles tra i rappresentanti del Regno Unito e della UE.

Tra le materie prime, scendono le quotazioni del greggio. Il WTI e il Brent quotano rispettivamente 56,03 dollari al barile (-1%) e 65,58 dollari al barile (-0,3%).

A Piazza Affari, FCA (+3,8%) guida il principale indice milanese, in scia alle indiscrezioni di ieri circa l’interesse di PSA a un’alleanza. Il ceo Mike Manley ha affermato infatti che il gruppo italo-americano valuterà le opportunità che possono rafforzare la società. Acquisti anche su Saipem (+2%) ed Exor (+2%). In coda invece dopo i conti del 2018 Campari (-2,3%), Amplifon (-2,8%) e Prysmian (-5,9%).