Nella seduta di ieri l’indice settoriale della moda ha terminato a -1,4%, al di sotto del corrispondente indice europeo di confronto (+0,7%).
Gli analisti guardano con attenzione alle novità sui negoziati tra Usa e Cina, con le indiscrezioni che riferiscono di un accordo sempre più vicino tra le parti da siglare entro fine mese in Florida.
Intanto, nel giorno di apertura della conferenza nazionale dell’Assemblea Nazionale del Popolo cinese, il governo di Pechino ha tagliato le stime sul Pil 2019 al 6-6,5% dal 6,5% precedentemente atteso (+6,6% nel 2018).
Nel Ftse Mib vendite su Moncler (-2,6% a 36,10 euro), su cui gli analisti di Berenberg hanno abbassato la raccomandazione a “Hold” (“Buy” prima indicato) e leggermente alzato il target price a 37 euro dai 36 euro precedenti.
Lettera anche su Salvatore Ferragamo (-1,8%), che potrebbe aver risentito della revisione al ribasso dei target di crescita del Pil cinese per l’anno in corso. Si ricorda chea fine 2018 i ricavi preliminari dell’area Asia Pacifico, che incidevano per il 38% sul giro d’affari complessivo, sono calati dell’1% a 505,6 milioni (+0,8% a cambi costanti).
Tra le Mid Cap Brunello Cucinelli termina a +0,7%, mentre Tod’s e Ovs hanno ceduto rispettivamente lo 0,8% e il 3,1 per cento.
Basicnet (+2,9%) si è presa la scena tra le Small Cap.
In coda Geox (-5% a 1,84 euro), su cui gli analisti di Equita Sim hanno alzato il prezzo obiettivo a 1,50 euro (1,30 il precedente) confermandone il giudizio “Hold”.