Il gruppo ha archiviato il 2018 con ricavi in aumento dell’11% a 195 milioni, trainati in particolare dal settore Trencher e dal settore Ferroviario. In calo invece i margini operativi penalizzati da costi non ricorrenti, con Ebitda ed Ebit diminuiti rispettivamente del 9% a 19 milioni e del 40% a 4 milioni. La bottom line evidenzia infine un utile netto di 0,4 milioni rispetto alla perdita di 1,4 milioni nel 2017, grazie principalmente a un miglior posizionamento sul mercato valutario.
Tesmec ha chiuso il 2018 con ricavi in crescita, un risultato netto positivo e un miglioramento dell’indebitamento, mentre l’Ebitda ha registrato una contrazione principalmente dovuta ad elementi di natura straordinaria.
Nel dettaglio, il fatturato è aumentato del 10,9% a 194,6 milioni, registrando un +11,8% a cambi costanti. A livello di business, il settore Trencher ha segnato un +18,3% a 125,5 milioni grazie soprattutto al buon andamento del mercato americano, all’apertura del mercato kuwaitiano e alla conferma del percorso di crescita della controllata Marais.
Il settore Ferroviario ha registrato un +57,2% a 27,4 milioni riconducibile alla consegna dei veicoli di manutenzione e agli avanzamenti tecnologici conseguiti, mentre il settore Energy ha evidenziato un calo del 19,8% a 41,7 milioni, complice l’elevata volatilità della domanda internazionale.
A livello di gestione operativa, l’Ebitda è diminuito dell’8,6% a 18,9 milioni con una marginalità al 9,7% (-210 punti base), influenzato da extra-costi emersi nella gestione dei cantieri australiani per circa 4 milioni, da oneri di riorganizzazione per circa 0,5 milioni e da costi relativi a un sinistro verificatosi in un cantiere australiano per circa 1,5 milioni.
L’Ebitda adjusted risulta pari a 20,9 milioni, al lordo della mancata contabilizzazione del rimborso assicurativo e dei costi relativi alle attività di riorganizzazione intraprese a seguito delle performance negative sul mercato australiano.
L’Ebit ha registrato un calo del 39,8% a 3,7 milioni, con un ros all’1,9% (-160 punti base).
L’esercizio si è chiuso con un utile netto pari a 0,4 milioni, a fronte di una perdita di 1,4 milioni nel 2017. Tale miglioramento è principalmente riconducibile alla contabilizzazione di utili su cambi per 0,2 milioni contro la perdita di 4,7 milioni registrata l’anno precedente.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto si è attestato a 77,7 milioni, in miglioramento rispetto agli 85,2 milioni al 31 dicembre 2017 anche grazie alla riduzione del capitale circolante.
Il portafoglio ordini risulta in crescita del 2,6% a 200 milioni, dei quali 62 milioni riferiti al settore Trencher, 112 milioni al settore Ferroviario e 26 milioni al settore Energy.
Per il 2019, Tesmec prevede ricavi in aumento, un sostanziale recupero della marginalità, un miglioramento dell’indebitamento finanziario netto e una ripresa della politica di distribuzione dei dividendi.