Acea – L’idrico e le infrastrutture energetiche spingono i conti del 2018

Acea nel 2018 ha visto ricavi a 3 miliardi, in aumento dell’8,3% rispetto ai 2,8 miliardi del 2017.

Da un punto di vista operativo si è avuto un incremento della produzione di energia elettrica (da 426 GWh a 550 GWh) e delle vendite di gas (da 103 milioni di mc a 128 milioni di mc), mentre sono risultate in calo le vendite di elettricità (da 6.843 GWh a 6.029 GWh) e l’energia elettrica distribuita (da 10.040 GWh a 9.792 GWh).

Più marcata dei ricavi è stata la crescita dell’Ebitda in progresso dell’11,1% a 933 milioni(30,8% dei ricavi) rispetto agli 840 milioni dell’esercizio precedente (30,0% dei ricavi) grazie soprattutto ai contributi dell’Idrico che sale da 350 milioni a 433 milioni,delle Infrastrutture Energetiche che aumentano da 332 milioni a 361.

In particolare, il progresso dell’idrico è stato determinato principalmente dalle dinamiche tariffarie e dal consolidamento dei Gori negli ultimi due mesi il cui apporto è stato di 12 milioni mentre quello delle infrastrutture energetiche è stato determinato dagli aggiornamenti tariffari (+30 milioni).

Questi elementi sono stati parzialmente compensati dall’aumento dei costi corporate (da 13 milioni a 36 milioni) imputabile principalmente alla sanzione AGCM di 16 milioni.

Il calo degli ammortamenti da 480 milioni a 454 milioni determina un ulteriore progresso dell’Ebit che pertanto si asseta a 479 milioni (ros del 15,8%) in aumento del 33,3% rispetto ai 360 milioni del 2017 (ros del 12,9%).

Anche la gestione finanziaria risulta in miglioramento con l’aumento degli oneri finanziari netti da 72 milioni a 83 milioni più che compensato dal risultato partecipazioni in aumento da 0,3 milioni a 13 milioni, portando così l’utile pre-tasse a 409 milioni in crescita del 42,0% dai 288 dell’esercizio precedente.

Infine, dopo imposte di periodo pari a 124 milioni (96 milioni nel 2017) il risultato netto è di 285 milioni in progresso del 48,4% rispetto ai 192 milioni del penultimo esercizio.

La struttura finanziaria vede il patrimonio netto crescere da 1,8 miliardi (Ratio Total asset / Equity del 4,0x) a 1,9 miliardi (Ratio Total asset / Equity del 4,2x).

L’’indebitamento finanziario netto risulta in aumento dai 2,4 miliardi del 31 dicembre 2017 (ratio Net Debt / Ebitda del 2,9x) ai 3,6 miliardi del 31 dicembre 2018 (ratio Net Debt / Ebitda del 2,8x). principalmente per effetto degli investimenti effettuati (v.sotto) e della distribuzione dei dividendi (137 milioni),solo parzialmente coperti dai flussi di cassa dell’attività di esercizio (651 milioni).

Infine, nel 2018, gli investimenti sono stati pari a 621 milioni (532 milioni nell’ultimo trimestre del 2017)e si sono focalizzati principalmente sui business regolati.

In dettaglio gli investimenti sono stati così allocati: Idrico 330 milioni, Infrastrutture Energetiche 238 milioni, Commerciale e Trading 25 milioni, Ambiente 20 milioni, Estero 7 milioni, Ingegneria e Servizi 2 milioni, Capogruppo 10 milioni.

I risultati del 2019 sono attesi in ulteriore crescita, con un progresso dell’EBITDA tra il 5% e il 6% rispetto al 2018, un aumento degli investimenti in crescita di oltre il 10% rispetto al 2018 e un indebitamento finanziario netto a fine anno tra 2,85 miliardi e 2,95 miliardi.

Il Consiglio di Amministrazione proporrà all’Assemblea Ordinaria degli Azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 0,71 euro (+13% rispetto al 2017) per azione che sarà messo in pagamento a partire dal 26 giugno 2019, con ù stacco della cedola il 24 giugno e record date il 25 giugno.