I risultati dell’esercizio 2018 di Atlantia, che negli ultimi due mesi includono il consolidamento del gruppo Abertis, evidenziano ricavi operativi in crescita del 16% a 6.916 milioni (+2% escludendo il contributo di Abertis).
Nel dettaglio, i ricavi da pedaggio sono pari a 4.992 milioni e presentano un incremento di 797 milioni (+19%) rispetto al 2017.
Escludendo gli effetti derivanti dalla variazione dei tassi di cambio, che nel 2018 incidono negativamente per 57 milioni, ed il contributo del gruppo Abertis, pari a 754 milioni, i ricavi da pedaggio si incrementano di 100 milioni (+2%), principalmente grazie agli adeguamenti tariffari e alla crescita del traffico sia sulla rete italiana (+0,2%) sia all’estero (+2,7%), nelle concessionarie in Cile (+4,6%), Brasile (+0,7%) e Polonia (+5,2%).
I ricavi per servizi aeronautici sono pari a 834 milioni, in aumento del 5% per l’incremento dei volumi di traffico passeggeri registrato da Aeroporti di Roma (+4,2%) e dal gruppo Aéroports de la Côte d’Azur (+4,1%).
Gli altri ricavi operativi ammontano complessivamente a 1.090 milioni (+11%), in aumento di 111 milioni. Escludendo il contributo del gruppo Abertis (73 milioni), gli altri ricavi operativi si incrementano di 38 milioni, principalmente per l’aumento dei ricavi commerciali e da subconcessioni immobiliari del gruppo Aéroports de la Côte d’Azur e di Aeroporti di Roma, nonché per i maggiori ricavi da prodotto del gruppo Telepass.
L’Ebitda è pari a 3.768 milioni, in crescita del 2% (3.781 milioni su base omogenea, parimenti in aumento del 2%).
Gli oneri e gli accantonamenti connessi alla demolizione e al ripristino del viadotto Polcevera di Genova crollato in data 14 agosto 2018, nonché il complesso degli altri interventi relativi, hanno inciso sull’Ebitda per 513 milioni.
L’Ebit si riduce a 2.243 milioni, con un decremento del 13% rispetto al 2017, scontando un incremento degli ammortamenti (+34,1% a 1.357 milioni) e degli accantonamenti (+88,8% a 168 milioni).
Gli oneri finanziari netti sono aumentati del 41,1% a 724 milioni, riflettendo in parte l’apporto degli oneri finanziari del gruppo Abertis e quelli connessi all’operazione di acquisizione del gruppo spagnolo. Da segnalare anche la rilevazione nell’esercizio 2017 della plusvalenza, pari a 45 milioni, generata dalla cessione della quota di partecipazione al capitale di Save.
L’utile dell’esercizio di pertinenza del Gruppo è pari a 818 milioni e presenta una riduzione del 30,2% rispetto al 2017 (-2% su base omogenea).
L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2018 ammonta a 37.931 milioni, con un incremento di 28.435 milioni essenzialmente riferibile all’acquisizione e al consolidamento del gruppo Abertis.
Gli investimenti operativi del gruppo nel 2018 sono stati pari a 1.125 milioni, rispetto a 1.076 milioni del 2017.
Nell’Assemblea del 18 aprile il Cda proporrà la distribuzione di un dividendo complessivo di 0,90 euro per azione (1,22 euro nel 2017).
La gestione operativa prefigura per il 2019 un andamento economico complessivamente positivo, con una crescita più forte per gli asset all’estero e per le attività aeroportuali del Gruppo. Si prevede invece una sostanziale stabilità per il settore autostradale italiano (escludendo le poste non ricorrenti dovute al crollo del Viadotto di Genova), pur considerando che l’andamento del traffico potrà risentire del rallentamento congiunturale dell’economia in Italia.
Procederà nell’anno l’integrazione di Abertis che sarà consolidata per 12 mesi e si darà avvio al piano di sinergie che consentono di prevedere un miglioramento dei margini operativi.