Banche – Estendono il ribasso (-3,2%) dopo parole di Draghi sui rischi per la crescita

Il comparto bancario accelera il calo a Piazza Affari. Dopo una prima reazione positiva all’annuncio della nuova operazione di Tltro, il Ftse Italia Banche ha invertito nuovamente la rotta arrivando a perdere il 3,2% intorno alle 16:00.

La Bce ha annunciato che a partire da settembre fino a marzo 2021 e su base trimestrale, verranno offerte nuove operazioni Tltro III a durata due anni.

Tuttavia il presidente dell’Eurotower, Mario Draghi, sul fronte della crescita, ha fatto presente che i rischi sono sbilanciati al ribasso.

“L’impatto dei fattori negativi che stanno portando ad un rallentamento della crescita si sta rivelando più duraturo e quindi la crescita a breve termine sarà più debole di quanto anticipato. Questo si riflette nelle nostre proiezioni macroeconomiche di marzo”, ha sottolineato Draghi in conferenza stampa. Il numero uno dell’istituto di Francoforte ha citato l’Italia come uno di tali fattori.

Ora la Bce stima una crescita del Pil dell’Eurozona dell’1,1% nel 2019, dell’1,6% nel 2020 e dell’1,5% nel 2021. Lo ha detto il presidente della Bce. Le precedenti stime vedevano una crescita dell’1,7% nel 2019 e nel 2020. La proiezione sul 2021 è stata rimasta invariata.

Tornando al Tltro, Draghi ha affermato: “Abbiamo deciso di reintrodurre le aste Tltro per minimizzare il rischio che i fondi presi a prestito con le aste a lungo termine possano essere utilizzati come avvenuto in passato i bond sovrani. Il nostro obiettivo è che i fondi siano usati per erogare credito a imprese e famiglie, non per comprare bond sovrani”.

In rosso tutti i titoli del Ftse Mib, con Intesa Sanpaolo (-2,6% a 2,13 euro), UniCredit (-3,9% a 11,38 euro), Ubi (-5,1% a 2,48 euro), Banco Bpm (-4,3% a 2,01 euro), Bper (-2,2% a 3,63 euro) e Mediobanca (-3,5% a 8,59 euro).

Stesso copione sul Mid Cap, con Creval (-5,5% a 0,0723 euro), Credem (-2,5% a 5,14 euro), Popolare Sondrio (-2,1% a 2,54 euro) e Mps (-2,2% a 1,32 euro).