Cementir ha presentato i risultati definitivi dell’esercizio 2018, che seguono alla pubblicazioni di alcuni dati preliminari dello scorso febbraio.
Nell’anno appena concluso il fatturato consolidato di Cementir è aumentato del 4,9% a 1.196 milioni, impattato positivamente per 104,3 milioni dal risultato della neoacquisita LWCC, senza la quale il giro d’affari mostrerebbe un calo del 4,2 per cento.
Nella gestione operativa, l’Ebitda ha mostrato un incremento del 7,1% a 238,5 milioni, con un‘incidenza sul fatturato salita al 19,9% (+40 basis point), mentre l’Ebit ha invece evidenziato un progresso del 9% a 153,2 milioni, con un ros del 12,8% (+50 basis point).
Il periodo si è chiuso con un utile netto di competenza dei soci pari a 127,2 milioni, in crescita del 78% rispetto ai 71,5 milioni dell’anno precedente.
La performance è stata sostenuta principalmente dal passaggio in positivo del risultato della gestione finanziaria, che ha beneficiato della rivalutazione al “fair value” del valore della quota del 24,5% già detenuta in LWCC (40,1 milioni) e del “mark to market” di alcuni strumenti di copertura.
Risultato che è stato parzialmente controbilanciato da un maggiore tax rate, mente un altro apporto positivo è arrivato dalle minori perdite per attività operative cessate.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è sceso a 255,4 milioni rispetto ai 543,3 milioni rilevati alla fine del 2017 (escluse le attività e le passività finanziarie delle società cedute).
Il management ha poi indicato la guidance per l’anno in corso, prevedendo ricavi consolidati per 1,25 miliardi e un Ebitda tra i 250 e i 260 milioni.
La previsioni tengono conto negativamente di un indebolimento della congiuntura e della svalutazione della lira turca, mentre un impatto positivo dovrebbe essere generato dall’introduzione dell’IFRS 16, per 23 milioni sull’Ebitda e per 80 milioni sul debito.
L’indebitamento finanziario netto dovrebbe infatti scendere leggermente a circa 245 milioni, includendo investimenti per 70 milioni.
Infine, il board ha proposto un dividendo di 0,14 euro per azione, in aumento rispetto ai 0,1 euro del 2017 e corrispondente a un dividend yield di circa il 2,3% rispetto alla quotazione attuale.