Danieli – Gli utili su cambi sostengono il primo semestre 2018-19

Danieli nel primo semestre del 2018-19 ha realizzato ricavi consolidati pari a 1,5 miliardi (+18,5% a/a), un Ebitda di 104,6 milioni (-2,4% a/a) e un risultato netto di 32,7milioni (+52,3% a/a). Al 31 dicembre 2018 la posizione finanziaria netta era positiva e pari a 844,3 milioni.

Danieli ha comunicato i risultati dei primi sei mesi dell’esercizio 2018-19 che hanno visto un fatturato in aumento in entrambe le divisioni, con il Plant Making che sale del 16,0% a 934,2 milioni (63% del totale ricavi) e lo Steel Making in progresso del 23,1% a 541,8 milioni (37% del totale).

Alla fine del semestre il portafoglio ordini era di 3,2 miliardi (di cui 331 milioni relativi al settore Steel Making), in aumento rispetto ai 2,95 miliardi al 30 giugno (di cui 393 milioni relativi allo Steel Making).

Proseguendo l’analisi del conto economico, l’Ebitda del 2018 è stato pari a 104,6 milioni (7,1% dei ricavi), in calo del 2,4% rispetto ai 107,2 milioni del 2017 (8,6% del fatturato), principalmente a causa della performance della divisione Plant Making il cui Ebitda è stato di 44,1 milioni, in calo del 22% rispetto ai 54,6 milioni del primo semestre dell’esercizio precedente a causa della minore marginalità di alcune commesse concluse nel periodo.

Positivo invece l’andamento dello Steel Making che registra un progresso del 19% dai 50,8 milioni dei primi sei mesi del 2017-18 ai 60,5 milioni del semestre appena concluso.

Analoga dinamica per l’Ebit: il calo del 19% a 44,4 milioni (3,0% dei ricavi) dai 54,8 milioni dei primi sei mesi del 2017-18 (4,4% dei ricavi) è imputabile al -49% dl Plant Making, il cui Ebit passa da 29,1 milioni a 14,8 milioni. Anche in questo caso la divisone Steel Making sale del 15% a 29,6 milioni dai 25,7 del primo semestre dell’esercizio precedente

La gestione finanziaria migliora passando da un saldo negativo di 24,8 milioni a uno positivo per 3,3 grazie soprattutto alle minori perdite derivanti dalle transazioni in valuta estera (utile di 5,6 nei primi sei mesi del corrente esercizio e perdita di 25,9 milioni nell’analogo periodo del 2017-18).

Questo ha permesso all’utile netto di crescere del 50,7% da 21,7 milioni (1,7% del fatturato) a 32,7 milioni (2,2% del fatturato), nonostante un aumento del carico fiscale da 8,6 milioni a 15,1 milioni.

La struttura finanziaria vede il patrimonio netto sostanzialmente stabile sugli 1,85 miliardi e un ratio Total Asset / Equity anch’esso stabile sul 2,5x.

La posizione finanziaria netta è positiva per 844,3 milioni, in miglioramento rispetto agli 836,7 milioni del 30 giugno 2018.