illimity – Leve strategiche e target economici/finanziari del piano al 2023

Il management di illimity, all’interno di una visione strategica ben definita e pienamente confermata, ha adottato un approccio proattivo, identificando leve strategiche e azioni mirate per far fronte al mutato e più difficile contesto normativo e di settore.

È stato adottato un approccio di ottimizzazione dell’allocazione del capitale economico tra i diversi business, nella logica di massimizzazione del profilo di rischio-rendimento di lungo periodo delle attività di impiego, mantenendo inalterati i rendimenti attesi degli attivi e migliorando ulteriormente la diversificazione del business.

Il business Npl rappresenterà il 44% degli attivi commerciali al 2023, il Turnaround e Nuova Finanza il 21%, il Cross-over (incluso il portafoglio impieghi di Banca Interprovinciale) il 13% e l’Invoice Lending il 22 per cento.

È stata operata una revisione del mix dei business, pianificando un incremento della quota parte di business assistito da garanzie reali nelle attività di investimento in portafogli Npl e nell’attività di Turnaround, mutuata dalle evidenze del business già avviato e dalle caratteristiche della pipeline, e orientato coerentemente agli obiettivi commerciali.

L’ottimizzazione del mix, con una componente garantita ora prevista nell’ordine del 60% del totale attivi per il business Npl e del 30% circa per il business Turnaround, avrà impatti positivi non solo in termini di impiego di capitale ma anche di minor costo del credito, nell’ipotesi di passaggio a sofferenza dei crediti originati/acquistati, per effetto del maggior valore recuperabile legato alla valorizzazione della garanzia reale, con conseguente riduzione del profilo di rischio complessivo del business.

È stata contestualmente prevista un’ulteriore diversificazione del mix di funding, attraverso la pianificazione di attività di cartolarizzazione di Invoice Lending e Cross-over.

Ulteriori cartolarizzazioni di attivi Npl non sono state al momento incluse nel piano e rappresentano una possibile leva strategica azionabile in futuro.

Nel contempo, ci si aspetta un impatto marginale dalle nuove normative in arco di piano,  largamente gestibile negli anni successivi.

Sulla base delle azioni gestionali sopra descritte, gli obiettivi di redditività, solidità patrimoniale e liquidità sono stati confermati per l’intera durata del piano.

Illimity prevede di raggiungere un margine di intermediazione di 250-310 milioni nel 2020 e 675 milioni nel 2023, e costi per 110-140 milioni nel 2020 e 160 milioni nel 2023.

I ricavi saranno in prevalenza composti dal margine di interesse (circa il 90% del totale a fine piano), che includerà gli interessi attivi sulle attività di Invoice Lending e Cross-over, nonché i ricavi derivanti dall’attività di recupero dei portafogli Npl acquisiti direttamente dalla banca e i flussi di interessi e ricavi dell’attività di investimento in singole posizioni Utp.

La componente commissionale sarà invece trainata dall’attività di servicing di portafogli Npl di terzi e, in misura più contenuta, dalle commissioni di distribuzione di prodotti di finanziamento, assicurazione e investimento di terzi attraverso il direct banking.

Per quanto riguarda le principali componenti dei costi, si prevede che le spese del personale rappresentino circa il 40% dei costi operativi a regime, tenuto conto di un organico complessivo a fine piano di oltre 610 risorse.

Gli investimenti complessivi relativi allo sviluppo della piattaforma IT sono stimati in 115 milioni in arco di piano, di cui 45 milioni saranno capitalizzati.

Le rettifiche su crediti sono previste in crescita da 50-63 milioni nel 2020 a circa 95 milioni nel 2023, corrispondente ad un costo medio sul totale crediti netti di circa 170 pb. Le rettifiche su crediti saranno quasi interamente ascrivibili alla divisione Sme (Small Medium Enterprise), il cui costo del credito si prevede rimanga nell’intorno di 300 pb in arco di piano.

In una prospettiva divisionale, si confermano le dinamiche già previste nel piano industriale: la divisione Npl entrerà a regime più velocemente, pertanto rappresenterà il principale contributo all’utile ante imposte nel 2020.

Successivamente, a regime, la banca sarà pienamente diversificata, con un contributo equilibrato al risultato economico tra Npl e Sme, con la divisione Direct Banking che avrà invece un ruolo decisivo per la raccolta finalizzata al sostegno delle attività della banca.